Estero

La Sea Watch, sotto sequestro, naviga verso Licata

Scortano la nave le motovedette della Guardia di Finanza italiana. Nel frattempo la Ong ha annunciato che proseguirà le operazioni di salvataggio

2 luglio 2019
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La Sea Watch3 ha lasciato il porto di Lampedusa per raggiungere Licata, nei pressi di Agrigento (Sicilia). A scortare la nave della Ong tedesca, che è sotto sequestro, le motovedette della Guardia di Finanza italiana.

Al porto di Licata, l'imbarcazione, battente bandiera olandese, resterà ancorata per consentire nuovi accertamenti e perquisizioni da parte dei Pubblici ministeri. La nave è stata sequestrata nell'ambito del primo procedimento, quello per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nel quale risulta iscritta nel registro degli indagati il comandante Carola Rackete. Entro questa sera arriverà la decisione del Giudice per le indagini preliminari (Gip) del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, sulla convalida dell'arresto della trentunenne tedesca per resistenza o violenza contro nave da guerra (codice della navigazione) e resistenza a pubblico ufficiale.

'Proseguiremo le operazioni in mare'

Proseguiremo le operazioni di salvataggio in mare. Lo hanno nel frattempo assicurato i responsabili della Sea Watch durante un conferenza stampa. "Serve una soluzione politica in modo che situazioni del genere non tornino a ripetersi", ha detto il portavoce Ruben Neugebauren. Ed ha aggiunto: "Siamo molto delusi dal governo tedesco e dall'Europa".

Già dalla vicenda della nave Aquarius un anno fa la situazione si sarebbe dovuta risolvere ma "si sono accampate scuse, si è dato la responsabilità agli altri dicendo che bloccavano la situazione e dicendo che serve una soluzione europea", prosegue il rappresentante della Ong. "Si, una soluzione europea sarebbe bella ma il governo tedesco dovrebbe impegnarsi in modo pro-attivo senza aspettare gli altri", ha proseguito.

In questo senso, ha aggiunto, si dovrebbe permettere alle città tedesche che hanno chiesto di accogliere i migranti, di renderlo possibile. Oltre 60 città e comuni in Germania hanno dato la disponibilità ad accogliere le persone salvate in mare. A tal proposito, stando a quanto comunicato in giornata dallo Spiegel online, la Germania accoglierà un terzo dei migranti che erano a bordo dell'imbarcazione, ovvero all'incirca una dozzina di persone. L'organizzazione ha poi reso noto di avere raccolto "oltre un milione di euro" per coprire le spese legali della comandante Carola Rakete.

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