Svizzera

Gravi abusi etici, Berna sospende i finanziamenti all'UNRWA

Abusi di potere, nepotismo e altro ancora: in un rapporto la cattiva gestione dei vertici dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

Pierre Krähenbühl
(Keystone)
30 luglio 2019
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Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha sospeso temporaneamente i versamenti all'UNRWA, l'Agenzia delle Nazionali Unite per i rifugiati palestinesi. La decisione fa seguito a un rapporto che mette in luce la cattiva gestione e gli abusi di potere commessi dai vertici dell'Agenzia.

Lo ha confermato a Keystone-Ats il portavoce del DFAE, Tilman Renz, precisando che il dipartimento è in contatto con gli altri finanziatori dell'UNRWA. Il DFAE attribuisce un'importanza particolare alla buona governance delle organizzazioni internazionali ed esige dai suoi partner che rispettino il codice di buona condotta, ha aggiunto Renz. I servizi di Ignazio Cassis hanno contattato l'Agenzia dell'ONU non appena sono venuti a conoscenza delle voci concernenti l'esistenza di un'inchiesta in corso da parte dei servizi di controllo interni dell'ONU (OIOS). Hanno pregato l'organizzazione di informarli tempestivamente sulla vicenda. In funzione dei risultati dell'inchiesta, il DFAE deciderà se sia il caso di prendere ulteriori misure.

Nonostante le difficoltà finanziarie attuali, l'UNRWA è un partner multilaterale importante per la Svizzera. La Confederazione ha già versato il suo contributo annuo si 22,3 milioni di franchi per il 2019, ha precisato il portavoce del DFAE.

Gravi abusi etici

Diretta attualmente dallo svizzero Pierre Krähenbühl, l'UNRWA è confrontata con una crisi finanziaria senza precedenti dopo la revoca dei finanziamenti (300 milioni di dollari annui) da parte del governo americano. Il rapporto, di cui l'agenzia di stampa AFP si è procurata una copia, è stato redatto dal dipartimento etico dell'UNRWA e trasmesso al segretario generale dell'ONU. Nel documento vengono descritti come "credibili e corroborati" i gravi abusi etici commessi dagli alti dirigenti, fra cui lo stesso Krähenbühl. Tra le accuse figurano quelle di "atti di carattere sessuale inappropriati, nepotismo, rappresaglie, discriminazioni e altri abusi di potere, (commessi) a fini personali, per reprimere divergenze di opinioni legittime".

UNRWA reagisce

Sollecitata dall'AFP, l'UNRWA ha dichiarato in un comunicato di essere probabilmente "una delle agenzie dell'ONU più sorvegliate a causa della natura del conflitto (israelo-palestinese) e l'ambiente complesso e politicizzato in cui lavora". "Nel corso degli ultimi 18 mesi, l'UNRWA è stata confrontata con una pressione finanziaria e politica intensa, ma l'insieme del suo personale ha mantenuto la rotta, aiutando 5,4 milioni di rifugiati palestinesi mentre attraversava una crisi finanziaria senza precedenti nei suoi 70 anni di esistenza", ha dichiarato l'Agenzia.

In un altro comunicato trasmesso all'AFP, Pierre Krähenbühl ha dichiarato che "se l'inchiesta in corso - una volta terminata - dovesse presentare conclusioni che necessitino misure correttive o altre misure di gestione, non esiteremo a prenderle".

Fondata nel 1949, l'UNRWA gestisce le scuole e fornisce aiuti vitali a milioni di rifugiati palestinesi in Giordania, Libano, Siria e nei Territori Occupati. Impiega attualmente 30'000 persone, principalmente palestinesi.

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