Svizzera

Il Consiglio degli Stati apre a nuove centrali nucleari

Accolto un postulato che chiede una valutazione ‘di ciò che sarebbe possibile’. Contrario il fronte rosso-verde

In sintesi:
  • Il "ministro" dell'energia Albert Rösti si è detto disposto a studiare il problema
  • Chi vuole uno studio, per quelle che sono le strutture più vecchie del mondo
La centrale nucleare di Gösgen
(Keystone)
6 marzo 2024
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Il Consiglio degli Stati è aperto all'idea di costruire nuove centrali nucleari in Svizzera. È quanto chiede un postulato di Thierry Burkart (Plr) approvato mercoledì dal plenum. Contrario il campo rosso-verde.

Secondo il "senatore" argoviese, il fabbisogno di energia elettrica è molto superiore alle previsioni. La priorità, a suo avviso, è garantire un adeguato approvvigionamento energetico, anche estendendo il funzionamento delle infrastrutture esistenti.

Nel suo intervento, il "ministro" dell'energia Albert Rösti si è detto disposto a studiare il problema. Una carenza di elettricità causerebbe danni per miliardi di franchi, ha osservato. Il postulato chiede solo una valutazione "di ciò che sarebbe possibile, non di più".

Il campo rosso-verde si opposto al postulato. Le centrali atomiche svizzere sono le più vecchie del mondo", ha sostenuto Céline Vara (Verdi), chiedendo di investire maggiormente nelle energie rinnovabili. Mathilde Crevoisier Crelier (Ps) ha rimproverato al plenum di voler annullare il voto popolare che chiede di eliminare gradualmente l'atomo.

Diversi oratori hanno sottolineato che si tratta solo di un postulato che non impone nulla. Pirmin Bischof (Centro) ha fatto notare che è necessario uno studio, anche perché rispetto al passato molto è cambiato: la guerra in Ucraina ci ha fatto capire quanto siamo dipendenti per il nostro approvvigionamento in energia, ha spiegato il "senatore" solettese.