Il Nazionale si allinea agli Stati circa la legge sulle energie rinnovabili non intervenendo sul divieto di rilasciare autorizzazioni per nuovi impianti
La costruzione di nuove centrali nucleari in Svizzera rimarrà vietata. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale durante l’ultimo giorno di dibattiti inerenti alla Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Nella votazione d’insieme, l’oggetto è stato accettato per 104 voti a 54 (33 astenuti). Il dossier torna al Consiglio degli Stati per l’esame delle divergenze.
Iniziata lunedì, la discussione sul mastodontico dossier – volto a potenziare la produzione di corrente "verde" per ridurre la dipendenza dall’estero, specie in inverno – è stata spalmata su tre giorni. Il progetto punta a garantire la fornitura di elettricità a lungo termine, evitando penurie e conseguenti blackout.
L’atto mantello, già approvato dagli Stati lo scorso settembre, riunisce le revisioni di varie leggi. In mattinata, in aula si è parlato in particolare di nucleare. Secondo il diritto attuale, che sia il governo sia i "senatori" non volevano ritoccare, è vietato rilasciare autorizzazioni di massima per nuove centrali nucleari.
Rispolverando un suo vecchio cavallo di battaglia, l’Udc ha tentato di intaccare questo divieto assoluto, ma si è trovata senza sorprese isolata e in chiara inferiorità numerica. Le proposte di minoranza presentate dal partito sono tutte state rispedite al mittente.