Solange Peters, del Servizio oncologia medica del Chuv di Losanna parla di ‘segnale allarmante’. E sulle diagnosi precoci è polemica con le casse malati
I tumori nelle persone di meno di 50 anni, prima estremamente rari, sono in aumento. "Sono quasi raddoppiati", afferma Solange Peters, responsabile del Servizio di oncologia medica dell'ospedale universitario di Losanna (Chuv), che in un'intervista pubblicata oggi da 24 Heures parla di "un segnale allarmante".
"Nella popolazione di oltre 65 anni il numero di casi è in crescita, ma ciò è dovuto all'invecchiamento della popolazione", rileva la specialista, aggiungendo che fra chi ha meno di 50 anni i tumori erano estremamente rari, "ma la situazione sta cambiando".
L'aumento riguarda in particolare i tumori al seno, al colon, al pancreas, al fegato, alla prostata, ai reni e all'utero. Il sovraccarico di zuccheri artificiali e di additivi nell'alimentazione potrebbe aggiungersi a fattori di rischio ben identificati come l'obesità, uno stile di vita sedentario, il fumo e l'alcol.
Stanno emergendo altri collegamenti tra il consumo eccessivo di carne rossa e i tumori dell'apparato digerente, tra l'inquinamento e i danni alle vie respiratorie o urinarie e tra gli ormoni e il cancro al seno, aggiunge l'oncologa.
Uno stile di vita sano è una buona base di prevenzione, anche se fattori genetici e infettivi possono giocare un ruolo, prosegue Peters, sottolineando l'importanza della diagnosi precoce, in molti casi a carico dei Cantoni.
È meglio consultare un medico invece di lasciare che i sintomi persistano, afferma ancora. "Ma qui, purtroppo, il nostro sistema di assicurazione sanitaria sta già creando disparità inaccettabili".