Svizzera

I farmaci comprati all'estero potrebbero venir presto rimborsati

Governo favorevole a una mozione in tal senso. A patto che ci sia una ricetta e che il medicamento sia meno caro rispetto al corrispettivo in Svizzera

(Keystone)
23 novembre 2023
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Oltre a mezzi e apparecchi, in futuro anche i farmaci acquistati personalmente all'estero potrebbero venir rimborsati dalle casse malattia a condizione che il paziente sia munito di ricetta medica e il medicamento sia meno caro rispetto al corrispettivo offerto in Svizzera. È quanto si propone il Consiglio federale rispondendo a una mozione – che raccomanda alle camere di accogliere – inoltrata da Marcel Dobler (Plr/Sg).

Nella sua risposta, il governo rammenta che l'elaborazione degli adeguamenti delle basi legali per il rimborso di determinati mezzi e apparecchi è prevista per l'anno prossimo. Quest'ultima novità si basa su una decisione dell'esecutivo risalente al 2021, frutto di una mozione inoltrata nel 2016. Adesso il Consiglio federale si propone di agire anche a livello di medicamenti.

Nella sua mozione, Dobler chiede al Consiglio federale la possibilità di rimborso per quei farmaci che un privato, recandosi personalmente all'estero, acquista per uso proprio a condizione che siano meno cari e siano stati prescritti da un medico svizzero.

Un modo per arginare il rialzo costante dei premi di cassa malati

Il deputato sangallese motiva la sua richiesta col costante aumento dei premi malattia. A suo dire, un fattore che concorre a questa evoluzione sono proprio gli elevati prezzi dei farmaci. Le cifre parlano chiaro: secondo il 14esimo confronto congiunto dei prezzi all'estero effettuato da Santésuisse e Interpharma, scrive Dobler, il livello dei prezzi dei farmaci protetti da brevetto è in media del 5,4% inferiore nei Paesi europei rispetto alla Svizzera e i preparati originali con un brevetto scaduto costano addirittura il 10,8% in meno. Particolarmente ingenti sono le differenze di prezzo tra generici e biosimilari: all'estero i primi costano circa la metà (45,5%), mentre i secondi costano il 27,5% in meno che da noi.

Attualmente, lamenta Dobler, i costi dei farmaci e dei mezzi ausiliari acquistati all'estero vengono rimborsati soltanto se la persona assicurata ne ha bisogno durante un soggiorno temporaneo all'estero a causa di una malattia insorta in loco. Tuttavia, precisa il consigliere nazionale, "dato il grande potenziale di risparmio è necessario adeguare rapidamente le basi legali in modo che i medicamenti più economici acquistati all'estero possano essere rimborsati in maniera generale, a condizione che non vengano spediti per posta e che siano stati prescritti da un medico svizzero".

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