Svizzera

Credit Suisse-Ubs, il Nazionale (ri)boccia le garanzie statali

Come la vigilia, al ‘sì’ degli Stati, segue il ‘no’ dell'altra camera: i crediti saranno forniti senza l'avallo del Parlamento

Il risultato non cambia, nemmeno dopo i... supplementari
(Keystone)
12 aprile 2023
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Il Consiglio nazionale ha nuovamente bocciato i crediti d'impegno di 109 miliardi per l'acquisizione del Credit Suisse da parte di Ubs. Inutile il ‘sì’ degli Stati. Ciò significa che le garanzie saranno fornite senza l'avallo del Parlamento.

Come ricordato dai relatori commissionali, il Consiglio federale, dopo aver avuto il via libera della Delegazione delle finanze del Parlamento, ha infatti già preso con Credit Suisse e Ubs impegni vincolanti in base al diritto d'urgenza. Il ‘no’ del Consiglio nazionale, giunto dai banchi dell'Udc e dallo schieramento rosso-verde, è quindi da intendersi come un voto di protesta.

Democentristi, socialisti ed ecologisti hanno spesso evocato il salvataggio di Ubs nel 2008, che a loro dire avrebbe dovuto sfociare in norme ‘too big to fail’ ben più severe di quelle poi adottate. Plr, Centro e Verdi liberali hanno da parte loro chiesto di concedere le garanzie, anche per evitare di inviare cattivi segnali ai mercati finanziari.

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