Svizzera

In Svizzera prosegue il calo di contagi, ricoveri e decessi

A livello settimanale si passa da 9’348 a 7’625 contagi, i più colpiti i giovani fra i 10 e i 19 anni. In Ticino l’incidenza più bassa

(Keystone)
7 ottobre 2021
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La situazione epidemiologica in Svizzera continua a migliorare. Tra il 27 settembre e il 3 ottobre – 39esima settimana dell’anno – il numero di casi segnalati e di ricoveri ospedalieri è diminuito rispetto ai sette giorni precedenti. Ci sono meno pazienti Covid in terapia intensiva e anche il numero dei morti è inferiore rispetto ai sette giorni precedenti. È quanto emerge dal consueto rapporto settimanale dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp).

Nella 39esima settimana in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein sono stati dichiarati complessivamente 7’625 casi contro i 9’348 della settimana precedente. La fascia di età ad essere più toccata è stata quella tra i 10 e i 19 anni, mentre meno colpite sono risultate le persone di 70 anni.

L’incidenza alla settimana per 100’000 abitanti nei Cantoni ha oscillato tra i 32 in Ticino e i 272 a Obvaldo. Nei Grigioni l’incidenza è stata di 90.

Quanto ai ricoveri, nella settimana in rassegna, ne sono stati dichiarati 159 in relazione a un’infezione SARS-CoV-2 confermata in laboratorio, contro 227 la settimana precedente. Il numero di ricoveri nella 39esima settimana – sottolinea l’Ufsp – è diminuito rispetto a quello di sette giorni prima nonostante le dichiarazioni tardive attese.

Tale flessione si riflette anche sul numero di decessi per Covid-19: 28 contro 37 di sette giorni prima.

Nella settimana in rassegna sono stati dichiarati 252’575 test (48% Pcr e 52% test antigenici rapidi), un numero simile a quello della settimana precedente (257’852). In tutta la Svizzera, la quota dei test Pcr positivi è diminuita passando dal 7,5% della settimana precedente al 6,5% di quella in rassegna. La quota dei test antigenici rapidi risultati positivi è scesa dall’1,0% allo 0,8%.

Dalla metà di luglio la quota stimata della variante Delta è stata superiore al 90%. Per questo motivo non è più classificata come variante preoccupante in Svizzera e nel Liechtenstein da metà agosto 2021.

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