ucraina

‘Detenute e deportate centinaia di migliaia di persone’

Lo afferma l’ambasciatrice americana all’Onu parlando di minacce, molestie e tortura da parte delle forze russe

7 settembre 2022
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"Abbiamo prove che centinaia di migliaia di ucraini, compresi bambini, sono stati interrogati, detenuti e deportati con la forza. Alcuni semplicemente svaniscono. Un numero crescente di testimoni oculari e sopravvissuti alle operazioni di filtrazione racconta le minacce, molestie e tortura da parte delle forze di sicurezza russe. Sono stati oggetto di perquisizioni invasive, interrogatori in circostanze disumane e umilianti. Ciò a cui si riduce è una serie di orrori che accadono in tempo reale in Europa e che riecheggiano da un periodo molto oscuro del passato". Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield. Le ha fatto eco il capo degli affari politici dell’Onu, Rosemary Di Carlo, rivolgendosi al Consiglio di sicurezza: "Le persistenti accuse di sfollamenti forzati, deportazione e i cosiddetti ‘campi di filtrazione’ gestiti dalla Russia e forze locali affiliate sono estremamente inquietanti. Tali segnalazioni devono essere esaminate con la collaborazione delle autorità competenti".

Anche bambini

Mentre Ilze Brands Kehris, segretario generale aggiunto dell’Onu per i diritti umani, ha fatto sapere che "il nostro Ufficio ha documentato un numero significativo di casi di civili ucraini sfollati in Russia, inclusi una decina di casi in cui membri delle forze armate russe e gruppi armati affiliati hanno ordinato ai civili di Mariupol di lasciare le loro case o rifugi e li hanno portati nel territorio ucraino sotto il loro controllo, o in Russia". Ci sono state accuse credibili di trasferimenti forzati di bambini non accompagnati verso i territori occupati o in Russia, ha aggiunto: "Siamo preoccupati che le autorità di Mosca abbiano adottato una procedura semplificata per concedere la cittadinanza ai bambini senza cure parentali, e che questi abbiano diritto all’adozione da parte di famiglie russe".

Inoltre ha sottolineato che il suo ufficio ha "verificato che le forze armate di Mosca e i gruppi armati affiliati sottopongono i civili alla cosiddetta ‘filtrazione’, un sistema di controlli di sicurezza e di raccolta di dati personali. Temiamo che tali controlli e le detenzioni che ne possono seguire, avvengano al di fuori di ogni quadro giuridico". La pratica è risultata "in numerose violazioni dei diritti umani, compresi i diritti alla libertà, alla sicurezza della persona e privacy, e le persone sono state sottoposte anche a perquisizioni corporali".