la guerra in ucraina

La Russia brucia il gas in eccesso che non dà all’Europa

Allarme Onu per la centrale atomica di Zaporizhzhia, Mosca vuole sospendere il programma di contenimento delle armi nucleari firmato con gli Usa

Il gas non passa più (Keystone)

Le tensioni tra Russia e Usa, nemiche nella guerra in Ucraina, arrivano a mettere in pericolo l’unico accordo ancora in vigore tra le due potenze per il controllo delle armi nucleari. Mosca ha infatti sospeso "temporaneamente" le ispezioni americane ai suoi siti nell’ambito del trattato New Start, affermando che Washington ostacola le ispezioni russe negli Stati Uniti. Un nuovo campanello d’allarme che si aggiunge a quello relativo alla centrale atomica di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, controllata dai russi.

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello perché si metta fine ad azioni che giudica "suicide", cioè i bombardamenti di cui russi e ucraini si accusano a vicenda. E Washington ha invitato la Russia "cessare tutte le operazioni militari all’interno e intorno alle centrali nucleari ucraine".

Caso New Start

Intanto "la Russia sta bruciando il gas in eccesso che non esporta nei Paesi europei", secondo quanto risulta da immagini satellitari della Nasa. A riferirlo diversi media internazionali che rilanciano anche un’immagine della televisione finlandese Yle. In particolare le fiamme sarebbero state segnalate nella stazione di compressione di Portovaya, di proprietà di Gazprom, a partire da metà giugno, cioè dal momento in cui sono state limitate le consegne del Nord Stream 1, attualmente non superiori al 20% della capacità della conduttura.

La decisione di Mosca di sospendere di fatto gli obblighi derivanti dal New Start, in scadenza nel 2026, porta invece un duro colpo alla collaborazione con Washington nel contenimento delle armi nucleari. E l’annuncio è stato fatto proprio nel giorno in cui gli Usa hanno deciso un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev per un valore di un miliardo di dollari: "Il più grande pacchetto di assistenza alla sicurezza per l’Ucraina sino a oggi", lo ha definito il presidente Joe Biden. Sia la parte ucraina sia quella russa tornano nel frattempo ad affermare che non esiste per il momento alcuna prospettiva di un ritorno al tavolo negoziale, tanto meno di un incontro al vertice tra i presidente Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. E lo stesso Putin annuncia che non parteciperà all’Assemblea generale dell’Onu, nemmeno in collegamento video.


Soldati russi a Zaporizhzhia (Keystone)

La battaglia continua

Mentre la diplomazia tace, sul campo continuano a parlare i missili. Fonti di Kiev riferiscono che le forze russe hanno bombardato Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, prendendo di mira una zona densamente popolata della città, dove si registra almeno un morto. Fonti della autoproclamata Repubblica filorussa di Lugansk, invece, denunciano l’uccisione di due civili in un bombardamento ucraino sulla località di Svetlodarsk. Sul piano militare, il ministero della Difesa russo rivendica l’uccisione di non meno di 250 soldati ucraini in tre raid aerei su Kharkiv e sulle regioni meridionali di Kherson e Mykolaiv. Le forze ucraine affermano da parte loro di avere ucciso 12 militari russi che muovevano verso Donetsk.

L’allarme riguardante Zaporizhzhia è stato lanciato già dal mese scorso, quando gli ucraini hanno detto che i russi stavano piazzando postazioni missilistiche all’interno del sito e i russi hanno accusato le forze di Kiev di attaccare la centrale con droni kamikaze. Nelle ultime ore Mosca ha accusato la 44/a Brigata di artiglieria dell’esercito di Kiev di avere bombardato le vicinanze del sito, uccidendo una persona e danneggiando la linea ad alta tensione che fornisce l’elettricità all’impianto. Per motivi di sicurezza la produzione dei due reattori funzionanti (su un totale di sei) è stata ridotta a 500 megawatt.


Soldati ucraini a Mykolaiv (Keystone)

Antonio Guterres ha auspicato che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) possa effettuare presto un’ispezione al sito. Ma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che la Russia ha fatto "tutto il necessario già da alcune settimane" per rendere possibile la visita, che non si è potuta realizzare a causa della resistenza ucraina. Kiev, rincara Zakharova, sta "prendendo in ostaggio tutta l’Europa". Al che l’agenzia nucleare ucraina Energoatom risponde arrivando ad affermare che le forze russe sono pronte a far saltare in aria la centrale.

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