Bellinzonese

Ci risiamo: un altro rave party abusivo sopra Ghirone

La polizia è intervenuta nottetempo intimando lo stop ai veicoli verso il Pian Geirett. Rapporto al Municipio di Blenio. La sindaca: ‘Ce ne occuperemo’

4 giugno 2023
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A volte ritornano. Com’era già successo fra il 12 e il 13 giugno 2021, anche questa notte un rave party abusivo è stato organizzato nell’alta Val di Blenio. Identico il luogo, la Val Camadra che si sviluppa a nord di Ghirone, e più precisamente il Pian Geirett dove la strada asfaltata finisce e inizia il sentiero per la capanna Scaletta. Una zona protetta dal profilo naturalistico, ciò che sembra non interessare al centinaio di persone, in prevalenza giovani, che ha partecipato al raduno organizzato a tutto volume (la musica si sentiva a chilometri di distanza) a quasi 2’000 metri di quota. Non sono mancate le telefonate alla polizia, poi recatasi sul posto. “A seguito di una segnalazione giunta nel corso della notte relativa a una manifestazione non autorizzata in zona Pian Geirett – ci spiega l’Ufficio stampa della PolTi –, la Polizia cantonale è intervenuta procedendo dapprima con un blocco dei veicoli in transito e quindi con un controllo nominativo dell’organizzatore. Seguirà un rapporto di segnalazione alle autorità competenti, il Comune di Blenio, che potranno così valutare come e se procedere. Non si segnalano particolari problematiche. A seguito dell’intervento, la maggior parte dei presenti ha gradualmente lasciato la zona». Stando a una testimonianza giunta in redazione, alcuni irriducibili sarebbero poi rimasti anche durante la mattinata di domenica.


Il Pian Geirett a quasi 2’000 metri di quota

Come due anni fa e ancora lo scorso autunno – quando un evento simile era stato organizzato ai piedi della diga della Roggiasca sopra Roveredo, dov’era peraltro morta una 19enne del Luganese invano trasportata da alcuni presenti all’ospedale San Giovanni –, ancora una volta si moltiplicano le domande sull’accessibilità del luogo impervio (lungo la stretta strada di montagna la circolazione è permessa solo dietro rilascio di un permesso) e soprattutto sulla capacità dei partecipanti, una volta terminato il rave, di ridiscendere a valle al volante dei loro veicoli. Quanto al fatto che si tratti di una zona di massima protezione naturalistica, fa pensare il fatto che solo per la presenza di determinati pipistrelli l’Ufficio cantonale della natura preavvisi negativamente qualsiasi richiesta di animazione serale e notturna nelle zone di nidificazione.

Il Municipio si chinerà sul problema

Come detto, sarà ora il Municipio di Blenio a valutare se e come reagire, anche in ottica futura. Da noi interpellata, la sindaca Claudia Boschetti Straub si dice preoccupata dell'accaduto: «Sulla base del rapporto di polizia – dichiara – sarà mia premura approfondire la situazione il prima possibile con i colleghi di Municipio». Da questo punto di vista il Municipio di Riviera nel 2018, stufo di vedere invase alcune sue zone boschive da rave party ad alto contenuto di alcolici e sostanze stupefacenti, si era attivato nei confronti della Polizia cantonale affinché impedisse il ripetersi di situazioni ad alto rischio: «Non vogliamo che la Riviera diventi un luogo di sballo e magari anche di morte. Infatti il rischio che nottetempo possa accadere qualcosa di grave nei boschi, lungo il fiume Ticino o sulle strade è elevatissimo, visto l’ingente consumo di droghe e alcol», aveva dichiarato al nostro giornale l’allora sindaco Raffaele De Rosa. Quanto successo in Mesolcina lo scorso autunno ne è la prova.

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