Spazi ai giovani

Sognando la ‘Casa delle società’ che (forse) arriverà...

Le riflessioni in tempi non rapidissimi su spazi bellinzonesi per giovani e meno giovani portano a Ravecchia

(Ipotesi ex ospedale a Ravecchia (Ti-Press))
21 giugno 2018
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A Bellinzona da tempo si immagina e si riflette su possibili spazi da dedicare alla cultura. Di fatto però i sogni, per ora, rimangono tali e ben chiusi nel cassetto, perché di concreto non c’è nulla. Tornando alla dimensione delle idee, si può riconoscere che è stato individuato dove si vorrebbe realizzare una ‘Casa delle società’, con spazi da dedicare ad arte, letteratura, attività culturali – per giovani ma non solo – e da affittare ad associazioni e scuole. Si tratta dell’ex ospedale di San Biagio, a Ravecchia, stabile di proprietà di Armasuisse e attualmente occupato dalla Polizia militare. L’Esercito però, per ora, non intende vendere l’edificio poiché rientra nel dispositivo federale degli stabili utilizzati dalle truppe. Si potrà tornare a parlare di una sua possibile cessione solo nel 2022. Lo stabile, essendo stato in passato un ospedale, presenta diverse camere, alcune grandi sale e una corte interna.

La commissione culturale cittadina ritiene che l’edificio si presterebbe bene come centro culturale; ma prima di procedere alle trattative per l’acquisto, dovrà essere stabilito in maniera chiara quali contenuti vi si vorranno inserire. Nel frattempo, chi vorrà fruire di cultura potrà continuare a partecipare agli eventi in agenda che a Bellinzona non mancano: sono circa 500, considerando anche i quartieri. Gli unici luoghi di cultura rimangono quindi quelli ‘classici’, come il Teatro Sociale, Villa dei Cedri e i castelli, mentre per il centro culturale non resta che aver pazienza e attendere con fiducia le trattative con Armasuisse.

Lunghi tempi d’attesa

Pure la redazione, nella ricerca di informazioni relative alla presenza o meno di spazi dedicati alla cultura a Bellinzona, ha dovuto armarsi di pazienza. Il riscontro chiesto al Servizio giovani e famiglie della Città è arrivata dopo una decina di giorni e alcuni solleciti via e-mail. Una volta giunta risposta, le è stato detto che per il tema in questione avrebbe dovuto rivolgersi all’Ufficio cultura ed eventi. Non riuscendo a reperire le persone di riferimento telefonicamente, sempre via posta elettronica dopo due giorni le è stato detto di pazientare ancora quattro giorni per ricevere un feedback. E quando finalmente riceve riscontro, le viene consigliato di rivolgersi al municipale e capo del Dicastero educazione e cultura, Roberto Malacrida. Tempo di attesa totale per ottenere l’informazione richiesta: 15 giorni.

D’altronde Bellinzona – invero assai dinamica nell’offrire occasioni di divertimento e socializzazione come Belli-Estate e altri eventi – non è nuova alle lunghe attese in materia di spazi e centro giovanile. Tema su cui si discute e dibatte da molti anni, durante i quali sono state individuate svariate possibili sedi, senza però essere giunti ancora ad alcuna concretizzazione. KAT

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