Spazi ai giovani

Spazio Elle, di necessità e risposte: un'incursione di venerdì

L'aperitivo dei cittadini per i cittadini vissuto dall'interno

(Happenign serale nell'ex Villa Igea (Ti-Press))
21 giugno 2018
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Jam session, nello slang musicale, descrive un momento di unione e scambio, in cui i musicisti improvvisano con le note. Lo Spazio Elle, trasponendo il concetto, è una jam session socioculturale, un luogo fatto pulsare dalle persone che lo frequentano in maniera attiva, contribuendo alle attività con fluidità; come l’elle, consonante liquida per eccellenza.
Prova ne sia l’evento del venerdì: aperitivo – appuntamento già collaudato dallo Spazio – con jam session, la prima nella pancia di Villa Igea. L’invito chiamava musici e no a portare i propri strumenti e condividere il tempo di un aperitivo con ritmi e canzoni.
Abbiamo fatto un’incursione. Entriamo nella Sala Incontro: alcuni strumenti aspettano di essere agguantati, altri già regalano le prime melodie. I frammenti si susseguono in un medley spontaneo e gioioso, eterogeneo così come le persone che popolano il salotto e fra una canzone e l’altra conversano… di musica, vita culturale, ultime notizie e anche del tempo, mite e piacevole quella sera.

Man mano che il tempo passa – fra una birra artigianale, una ranchera messicana e una chanson francese – il salotto dell’Elle si riempie di persone; alcune portano con loro strumenti e si uniscono al complesso improvvisato che, come Prometeo, cambia forma quasi di continuo.

«L’idea è mantenere il venerdì come momento vitale della settimana – dice Ronnie – in uno spazio che non è un esercizio pubblico, slegato perciò dalle dinamiche da bar. Un’occasione informale, spontanea e attiva. Questo mi piace». E aggiunge: «Dopo la pausa estiva, cercheremo di proporre l’appuntamento in maniera più cadenzata».

Le serate come questa sono aperte a tutti e soprattutto lontane da una fruizione passiva; il motto potrebbe essere «creare la serata insieme», rendendo il ritrovo dinamico; contribuendo ciascuno secondo le proprie predisposizioni, ma senza obbligo.
Gli aperitivi del venerdì e, in generale, le proposte che hanno luogo a Villa Igea sono dei cittadini per i cittadini – non dimentichiamo comunque le associazioni che vi operano –, volte a catalizzare la vita culturale e sociale del Locarnese, che germoglia “dal basso” (formula abusata, ma in questo caso l’uso è legittimo); aliena dalle logiche commerciali di molti ritrovi sul territorio.

Mentre la musica continua a suonare, un andirivieni di volti è catturato dagli occhi che ne ritrovano due conosciuti. Chiediamo a Nadir che cosa ne pensi di Elle: «È uno spazio ben gestito, da tutti, in libertà e autonomia, dove la partecipazione e la voglia di coinvolgimento delle persone che lo frequentano lo rendono vivace, attivo. È luogo di tutti, che sento mio allo stesso tempo». Chiacchieriamo ancora di come la partecipazione sia sintomo evidente di un’emergenza e, con una frase tanto semplice quanto potente, Nadir chiosa: «Lo Spazio Elle non crea un bisogno; ma risponde a una necessità».
E con questa chiudiamo, più oltre non si può andare.

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