In 5 anni sono cresciuti del 25%. E le abitazioni ‘a buon mercato’ (sotto al milione di franchi) a Zurigo sono ormai divenute una rarità
La crescita dei prezzi immobiliari sta assumendo ritmi da capogiro nel Canton Zurigo: negli ultimi cinque anni il costo di una casa unifamiliare è aumentato del 25%.
I prezzi sono arrivati a un livello «inaccessibile per la stragrande maggioranza delle giovani famiglie», afferma Ursina Kubli, responsabile settoriale presso Zürcher Kantonalbank, la banca cantonale, che in uno studio ha preso in esame il valore di 103'000 immobili fra il 2018 e il 2023.
Durante il periodo in questione, in riva alla Limmat i prezzi sono lievitati del 35%: chi aspira a una casa unifamiliare oggi deve mettere sul tavolo in media 2,7 milioni. E nell'intero territorio cantonale gli stabili abitativi cosiddetti a buon mercato – cioè a meno di 1 milione – diventano sempre più rari: erano 25'000 nel 2018, sono diventati 7'800 un lustro più tardi.
La situazione ha un impatto notevole sui potenziali acquirenti: concretamente, secondo i calcoli di Kubli, oggi un interessato deve avere 200'000 franchi di sostanza in più e 160'000 di reddito supplementare rispetto a cinque anni or sono per poter accedere ai finanziamenti.
All'orizzonte non vi è un cambiamento di tendenza: per il 2024 e il 2025 gli esperti immobiliari della Zürcher Kantonalbank prevedono un ulteriore aumento dei prezzi degli immobili residenziali del 3% all'anno. «Siamo quindi lontani da un crollo dei prezzi», ha indicato Kubli. Oggi anche richieste di 3 milioni per una casa unifamiliare «non sono più una rarità»: l'offerta è troppo bassa a fronte di una domanda ancora molto elevata, sottolinea la specialista.
Tutto questo provoca effetti a cascata anche sugli affitti. Nel Canton Zurigo l'anno scorso si sono trasferiti 20'000 abitanti in più, con un fabbisogno di 10'000 appartamenti supplementari, mentre l'attività edilizia è rimasta stagnante. Gli esperti della Zürcher Kantonalbank prevedono quindi per quest'anno un ulteriore aumento del 4,5% delle pigioni richieste nel Cantone più popoloso del Paese. Ma anche il dato preventivato a livello nazionale non è di molto inferiore: +4%.