Le autorità cantonali hanno inoltrato la richiesta a Berna. Non si fanno illusioni: ‘Grande successo se uccideremo 10-15 esemplari entro fine gennaio’
Sion – Il Vallese vuole uccidere più della metà dei suoi tredici branchi di lupi. La richiesta è stata presentata alla Confederazione il 15 novembre. L'obiettivo è quello di "ridurre al minimo i conflitti" nelle aree in cui rappresentano un problema per il bestiame da reddito e la popolazione locale.
Le autorità vallesane stanno prendendo di mira i branchi di Nanz, Augstbord, Hérens-Mandelon, Le Fou-Isérables, Les Toules, Les Hauts-Forts e Chablais. "In totale, si tratta di circa 34 lupi e ci vorrà del tempo", ha dichiarato oggi ai media Frédéric Favre, capo del Dipartimento della sicurezza, delle istituzioni e dello sport.
"Dobbiamo rimanere realistici in termini di risorse umane e di natura del terreno", ha precisato Nicolas Bourquin, responsabile dell'Ufficio della caccia e della pesca, aggiungendo che sarà un "grande successo" se il cantone riuscirà a eliminare "tra i 10 e i 15" esemplari nei prossimi due mesi.
La regolamentazione proattiva è in linea con la revisione dell’ordinanza sulla caccia che entrerà in vigore il 1° dicembre. I tiri sono consentiti fino al 31 gennaio.