Svizzera

I giovani sempre più in sofferenza psicologica

Secondo l'indagine quinquennale dell'Ufficio federale di statistica, nel 2022 il fenomeno ha toccato il 22% delle persone fra i 15 e i 24 anni

Immagine di archivio
(Ti-Press)
3 novembre 2023
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La sofferenza psicologica è cresciuta in Svizzera nel 2022, soprattutto tra i giovani. È quanto emerge dall'indagine condotta ogni cinque anni dall'Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicata oggi. Lo studio rileva comunque che l'85% della popolazione di più di 15 anni si sentiva sano e l'83% felice. Oltre un terzo doveva però fare i conti con un problema di salute di lunga durata.

Più in dettaglio, nel quinquennio trascorso dall'ultimo sondaggio la quota di persone che provava una sofferenza a livelli medi o alti è passata dal 15 al 18%, precisa l'UST, aggiungendo che il fenomeno toccava in particolare chi aveva tra i 15 e i 24 anni (22%), e soprattutto le donne, che per il 9% provavano un disagio a livelli alti e per il 20% medio. Nel 2022 il 18% delle giovani donne soffriva inoltre di disturbi d'ansia.

Solo il 3% degli interpellati – in totale quasi 22'000 – ha valutato di avere uno stato di salute cattivo o molto cattivo, prosegue l'UST. Nonostante il 13% della popolazione ritenga che con la pandemia di COVID-19 la propria salute sia peggiorata, lo stato generale è rimasto quasi invariato rispetto agli anni precedenti.

Più problemi con l'età

Non sorprende che molto spesso lo stato di salute peggiori con l'avanzare dell'età. Dai 65 anni in su, una persona su due ha affermato di aver un problema di salute di lunga durata e l'8% di essere gravemente limitato nelle attività quotidiane. Il 12% delle persone di questa fascia di età soffre di diabete e la percentuale è in aumento tra gli uomini. In crescita anche livelli troppo alti di colesterolo e ipertensione, soprattutto fra gli uomini, tanto che negli ultimi 30 anni la quota degli over 65 che hanno la pressione troppo alta è aumentata dal 36 al 49%.

Sovrappeso, rallenta la crescita

Dopo una crescita repentina osservata tra il 1992 e il 2012, il continuo aumento di sovrappeso e obesità ha segnato un rallentamento. L'inchiesta ha permesso di accertare che il 43% della popolazione sopra i 15 anni è in sovrappeso, anche in questo caso in particolare gli uomini. Per quanto concerne l'obesità le differenze tra i sessi sono invece quasi inesistenti.

Meno carne

Il 71% delle persone ha affermato di prestare attenzione alla propria alimentazione e il 16% di rispettare le raccomandazioni di alimentazione nel consumo di frutta e verdura. A farlo erano più le donne che gli uomini (il 20% contro l'11%). Nell'anno in rassegna il 47% della popolazione mangiava carne più di tre volte a settimana. Dal 1992 – sottolinea l'UST – la frequenza del consumo di carne è diminuita: la quota di persone che ne mangiano ogni giorno si è più che dimezzata (dal 25 al 12%) e quella di persone che non ne mangiano si è triplicata (dal 2 al 6%).

Meno fumatori

L'inchiesta evidenzia pure che la quota di fumatori è scesa in cinque anni dal 27 al 24%. Dopo una fase di stagnazione, dal 2007 al 2017 (27%), la quota ha segnato una nuova diminuzione, in particolare fra gli uomini. La differenza tra i sessi si sta quindi riducendo sempre di più, mentre aumentano quelle sociali: la quota di fumatori è nettamente superiore tra le persone senza formazione terziaria, rileva l'UST. I prodotti alternativi, come le sigarette elettroniche o il tabacco da succhiare (snus), sono consumati soprattutto da persone della fascia dai 15 ai 24 anni.

Cala il consumo di alcol

In calo anche il consumo di alcol. Dal 1992, la quota di persone che ne consumano quotidianamente è diminuita di poco più della metà sia per gli uomini (dal 30 al 12%) che per le donne (dall'11 al 5%). Il 65% degli uomini e il 46% delle donne hanno dichiarato di bere alcolici almeno una volta alla settimana. Infine, dall'inchiesta emerge che si protrae la tendenza a un diverso modo di consumare alcol: tendenzialmente la popolazione beve alcol meno spesso, ma quando si presenta l'occasione, ne beve complessivamente di più. L'11% delle donne e il 19% degli uomini si ubriacano almeno una volta al mese.

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