Verso il voto

Record di candidature per Berna e Svizzera nord-ovest

Ben 776 in corsa per un seggio sotto la cupola di Palazzo federale. Dove a fare la voce grossa potrebbe essere l'Udc

Chi siederà fra i banchi dopo l’appuntamento con le urne di ottobre?
(Keystone)
27 settembre 2023
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Pioggia di candidature e di liste nel Canton Berna e nella Svizzera del nord-ovest. Soltanto a Berna sono 776 i candidati (328 donne e 448 uomini) per i 24 seggi alla Camera del popolo, un numero mai registrato finora. I sondaggi fanno pensare a un'avanzata dell'Udc, ai danni di Pvl e Verdi, vincitori quattro anni fa.

Berna

Consiglio nazionale: 24 seggi; 7 Udc, 4 Ps, 4 Verdi, 3 Pvl, 2 Plr, 2 Centro, 1 Pev, 1 Udf

L'Udc, primo partito nel cantone, vuole conquistare un ottavo seggio. Quest'anno, a differenza del 2019, potrebbe approfittare della congiunzione di liste con il Plr. Non mancano nomi noti, come quello del presidente cantonale dell'Unione dei contadini Hans Jörg Rüegsegger, che ha buone possibilità di essere eletto.

Anche il Plr è a caccia di un ulteriore (terzo) seggio. Tuttavia la lista congiunta con l'Udc sta creando dissidi interni al partito: i critici temono che il danno politico possa essere maggiore del vantaggio aritmetico.

Congiunzione delle liste anche fra Pvl, Alleanza del Centro e Partito evangelico (Pev). I Verdi-liberali puntano a un seggio in più (4), così come il Centro (3). Il Pev dovrebbe da parte sua difendere il suo unico seggio.

A sinistra, il Ps ha perso nel 2019 seggi a favore dei Verdi, ma ora il vento potrebbe cambiare. Un quinto seggio sembra a portata di mano e questo fa gola, tra gli altri, all'ex consigliere nazionale Adrian Wüthrich, che ha mancato la rielezione quattro anni fa.

A farne le spese potrebbero essere in questo caso i Verdi, che sarebbero in ogni caso soddisfatti di riconfermare i propri quattro seggi.

A destra dello scacchiere politico l'Unione democratica federale (Udf) vuole difendere il seggio conquistato nel 2019, grazie alla congiunzione di liste anche con i movimenti ‘no vax’ Aufrecht Bern e Mass-Voll.

Consiglio degli Stati: 1 Ps che si ritira, 1 Udc

Ben 17 i candidati che si contendono i due seggi. Dei ‘senatori’ uscenti, Werner Salzmann (Udc) si ricandida e parte favorito, mentre Hans Stöckli (Ps) lascia.

La corsa si deciderà con tutta probabilità nel ballottaggio, in programma il 19 novembre. Una poltrona dovrebbe rimanere nel campo rosso-verde, ma la consigliera nazionale del Ps Flavia Wasserfallen dovrà fare i conti in particolare con l'ex consigliere di Stato dei Verdi Bernhard Pulver.

In lizza ci sono anche la granconsigliera e candidata al Consiglio nazionale Sandra Hess (Plr), la granconsigliera Madeleine Amstutz (Udc), i tre attuali consiglieri nazionali Jürg Grossen (Pvl), Lorenz Hess (Centro) e Marc Jost (Pev), e diversi candidati ‘esotici’.

Argovia

Consiglio nazionale: 16 seggi; 6 Udc, 2 Centro, 3 Ps, 2 Plr, 1 Verdi, 1 Pvl, 1 Pev

L'Udc vorrebbe riconquistare il settimo seggio perso nel 2019, mentre il Plr mira a un terzo rappresentante. Il Ps dovrà lottare duramente per mantenere il terzo seggio conquistato quattro anni fa, un seggio che potrebbe andare ai Verdi.

Come quattro anni or sono, vi saranno congiunzioni di liste tra Udc, Plr e Udf, tra Ps, Verdi e Pvl, come pure tra il Pev e il Centro. Quest'ultimo quattro anni fa era riuscito a conquistare il secondo seggio grazie alla congiunzione con il Pvl e alle sue 9 ‘sottoliste’. Quest'anno, sono diversi i partiti – e non solo in Argovia – a proporre un'analoga strategia.

Fra i partiti e i movimenti che si presentano per la prima volta figura anche in Argovia il movimento antipandemia Mass-Voll.

Consiglio degli Stati: 1 Udc che si ritira, 1 Plr

Il consigliere agli Stati uscente e presidente del Plr svizzero Thierry Burkart si ripresenta e ha tutte le carte per essere riconfermato. La battaglia è invece aperta per il secondo seggio attualmente occupato da Hansjörg Knecht (Udc), che non si ripresenta.

In corsa ci sono in particolare i consiglieri nazionali Benjamin Giezendanner (Udc) e Gabriela Suter (Ps), che cercherà di riconquistare il seggio occupato dalla compagna di partito Pascale Bruderer fino a quattro anni fa. Da notare che Benjamin Giezendanner è figlio dell'ex consigliere nazionale Ulrich Giezendanner che nel 2011 non riuscì a confermare il seggio Udc agli Stati, andato alla socialista Bruderer.

A sinistra spicca anche il nome della consigliera nazionale Irène Kälin (Verdi), che l'anno scorso ha presieduto la Camera del popolo. Il seggio fa gola pure all'Alleanza del Centro, che schiera la consigliera nazionale Marianne Binder-Keller, mentre il Pev presenta la consigliera nazionale Lilian Studer.

Soletta

Consiglio nazionale: 6 seggi; 2 Udc, 1 Centro, 1 Plr, 1 Ps, 1 Verdi

Due figure di spicco della scena politica solettese si ritirano dopo 20 anni in Consiglio nazionale: si tratta dell'ex sindaco di Soletta Kurt Fluri (Plr) e di Walter Wobmann (Udc), portabandiera dell'iniziativa anti-burqa.

Il seggio dei Verdi, conquistato nel 2019 a scapito del Ps, è a rischio. I socialisti potrebbero riprenderselo. Il Plr non dispone di candidati dello spessore di Kurt Fluri, ma la perdita del seggio liberale-radicale sarebbe un colpo di scena.

Da segnalare che, a differenza di altri cantoni, l'Udc ha annunciato la congiunzione delle liste con il movimento ‘no vax’ Mass-Voll. In questo caso si è parlato di un'alleanza strategica e non di contenuti.

Consiglio degli Stati: 1 Ps che si ritira, 1 Centro

Pirmin Bischof (Centro) si ricandida, mentre Roberto Zanetti (Ps) lascia. Quest'ultimo seggio sarà difficile da difendere per i socialisti: Zanetti, consigliere agli Stati dal 2010, è una figura nota a livello federale. È stato anche nell'esecutivo cantonale dal 2003 al 2005 e in Consiglio nazionale dal 1999 al 2003.

Pirmin Bischof, 63 anni e membro del Consiglio degli Stati dal 2011, parte favorito. Alle elezioni dell'ottobre 2019, era stato riconfermato al primo turno.

Tra i principali sfidanti figurano il consigliere di Stato del Plr Remo Ankli, che punta a ridare ai liberali-radicali il seggio agli Stati perso nel 2011, dopo 163 anni, e andato a Bischof. In corsa ci sono pure i consiglieri nazionali Christian Imark (Udc), Franziska Roth (Ps) e Felix Wettstein (Verdi). Da segnalare infine che l'Udc di Soletta non ha mai avuto un seggio alla Camera dei Cantoni. Il probabile secondo turno è in programma il 19 novembre.

Basilea Città

Consiglio nazionale: 4 seggi, -1; 2 Ps, 1 Plr, 1 Verde, 1 Pvl

I cinque consiglieri nazionali uscenti (2 Ps, una verde, una verde-liberale e una liberale) sono in corsa per i quattro seggi ancora disponibili. Per motivi demografici, la Città-Cantone ha infatti perso un seggio andato al Canton Zurigo.

L'attuale deputazione comprende Mustafa Atici e Sarah Wyss (entrambi Ps), Sibel Arslan (Verdi/Basta), Katja Christ (Pvl) e Patricia von Falkenstein (del Partito liberal democratico Ldp, a Basilea Città non c'è stata la fusione tra liberali e radicali).

Per la sinistra sarà difficile, ma non impossibile, mantenere i tre seggi. Esclusa dall'alleanza borghese, l'Udc presenta quattro candidati nel tentativo di riprendersi il seggio perso a favore dei Verdi liberali nel 2019.

L'alleanza borghese (senza i democentristi) candida assieme a Christ e Von Falkenstein anche l'ex consigliere di Stato Baschi Dürr (Plr), non rieletto nel governo cantonale nel 2020.

Consiglio degli Stati: 1 Ps

Sono invece quattro i candidati in corsa per l'unica poltrona agli Stati. L'attuale "senatrice" ed ex candidata al Consiglio federale Eva Herzog (Ps) non dovrebbe vedersi sfuggire l'unico seggio di Basilea Città che i socialisti detengono da 56 anni a questa parte.

Il principale sfidante, Balz Herter (Centro), non rappresenta un vero e proprio pericolo anche perché dovrà spartirsi i voti del centro-destra con il candidato dell'Udc Pascal Messerli, che corre da solo.

Basilea Campagna

Consiglio nazionale: 7 seggi; 2 Ps, 2 Udc, 1 Centro, 1 Plr, 1 Verde

Tutti e sette i consiglieri nazionali uscenti si ricandidano (2 Udc, 2 Ps, 1 Plr, 1 Centro e 1 ecologista) e hanno buone possibilità di essere rieletti. Da segnalare che l'uscente Elisabeth Schneider-Schneiter (Centro) è colei che ha speso di più per la campagna elettorale: 205'000 franchi.

Consiglio degli Stati: 1 Verde

Due candidati si sono fatti avanti per l'unica poltrona agli Stati: l'uscente Maya Graf (Verdi) e Sven Inäbnit (Plr), che gode dell'appoggio anche dell'Udc e del Centro. L'ecologista parte assolutamente favorita: la sinistra (Ps e Verdi) occupa il seggio da 16 anni.

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