Seguendo la via tracciata dal Nazionale, il Consiglio degli Stati avalla la messa fuori servizio dei carri armati. Che saranno rilevati dalla Rheinmetall
L'esercito svizzero potrà mettere fuori servizio 25 carri armati Leopard 87. Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha dato il via libera (23 voti a 6 e 9 astenuti) a questa operazione.
La Confederazione potrà quindi rivenderli all'azienda tedesca Rheinmetall. La consigliera federale Viola Amherd ha dichiarato che la Germania ha assicurato che i carri armati non saranno impiegati in Ucraina. I mezzi resteranno in Germania e potranno essere rivenduti ad altri Paesi europei.
Secondo la ‘ministra’ della Difesa, «questa operazione rispetta la neutralità ed è, dal punto di vista della politica di neutralità, nell'interesse del nostro Paese tenuto conto della guerra in Ucraina».
«La rivendita dei carri al costruttore è opportuna sotto il profilo della politica estera e di sicurezza, in particolare per mandare un messaggio positivo ai partner europei della Svizzera», ha aggiunto a nome della commissione Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/Lu).
Alla base di questa operazione c'è la volontà di Berlino di ammodernare i carri che sostituiranno i Leopard tedeschi messi a disposizione di Kiev nella guerra contro la Russia. Soltanto l'Udc e taluni Plr hanno respinto la messa fuori servizio dei Leopard sostenendo che la Svizzera avesse ancora bisogno di questi carri armati per la propria difesa.
Entrando nei particolari di questa transazione, dovranno venir dismessi 25 dei 96 carri armati Leopard 87 in disuso. La maggioranza crede che questa vendita non comprometterà la copertura del fabbisogno dell'esercito. Giudica inoltre che la discussione sul rafforzamento delle truppe blindate non possa essere condotta nell'ambito del programma d'armamento, ma andrà affrontata nelle discussioni sulle capacità militari necessarie, che saranno avviate l'anno prossimo.