Bruxelles

Sul tavolo dell'Ue si discute di ‘mega-camion’

Il pacchetto di misure per i ‘trasporti ecologici’ dovrebbe essere presentato martedì dalla Commissione europea. Il fascicolo interessa anche la Svizzera

I gigaliner (o mega-camion) sono camion lunghi fino a 25,25 metri e pesanti fino a 60 tonnellate
(Ti-Press)
9 luglio 2023
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Martedì la Commissione europea dovrebbe presentare un pacchetto di misure per "trasporti ecologici" allo scopo di ridurre le emissioni di CO2 del settore. Uno dei provvedimenti previsti è l'allentamento delle regole concernenti i cosiddetti mega-camion (o gigaliner). A medio termine, ciò potrebbe mettere sotto pressione la Svizzera.

I dettagli della proposta non sono ancora noti, ma sembra che Bruxelles voglia consentire ai mega-camion di viaggiare tra due Paesi europei. Questa disposizione rimarrebbe tuttavia facoltativa, non verrebbe imposta agli Stati membri. In ogni caso, prima di entrare in vigore la riforma dovrebbe essere approvata dai Paesi membri e dal Parlamento europeo.

I gigaliner sono camion lunghi fino a 25,25 metri e pesanti fino a 60 tonnellate. Per Bruxelles la loro autorizzazione a circolare sulle strade europee potrebbe ridurre le emissioni di CO2, visto che questi mezzi possono trasportare più merci rispetto ai veicoli attualmente consentiti nel traffico internazionale.

Per ora, i mega-camion sono già autorizzati in alcuni Stati, come Svezia e Finlandia. In Germania possono circolare solo su una parte della rete stradale. In altri Paesi dell'Ue, come Olanda, Belgio, Spagna e Cechia, sono in fase di test.

In Svizzera, questi veicoli non sono ammessi: attualmente secondo la legge elvetica i camion non possono essere più lunghi di 18,75 metri e più pesanti di 40 tonnellate. Se le regole dell'Ue dovessero essere allentate, tuttavia, la pressione sulla Confederazione potrebbe aumentare.

Se la Commissione europea dovesse adeguare l'attuale normativa, la Svizzera potrebbe infatti vedersi costretta, nonostante l'ampio rifiuto politico, a modificare di conseguenza i propri limiti di lunghezza e di peso, indica l'Ufficio federale delle strade (Ustra) sul suo portale internet.

Se così sarà, Berna dovrà adeguare l'infrastruttura stradale. Gli impianti doganali non sono ad esempio attrezzati per accogliere autotreni di queste dimensioni. Inoltre, vi sarebbero difficoltà nelle aree di servizio e i centri di controllo del traffico pesante. Senza contare i problemi di sicurezza nelle gallerie e l'insufficiente capacità di carico di alcuni ponti, afferma l'Ustra.

La possibilità di autorizzare i gigaliner non fa comunque l'unanimità all'interno dell'Unione europea. Secondo la ministra dell'Ambiente austriaca Leonore Gewessler i mega-camion non contribuiscono in alcun modo a ridurre le emissioni di CO2. Un diplomatico europeo ha tuttavia detto a Keystone-Ats che l'opposizione potrebbe non essere sufficiente per respingere la proposta.

In Svizzera, contro i gigaliner si è più volte scagliata l'Iniziativa delle Alpi. Se questo tipo di trasporto venisse autorizzato, i camion diventerebbero ancora più economici rispetto alla ferrovia. Ci sarebbe quindi uno spostamento del traffico dalla rotaia alla strada con un aumento delle emissioni di CO2, sostiene l'associazione ambientalista.

Anche il Parlamento svizzero è di questo parere: dieci anni fa – proprio con l'intento di dare un segnale chiaro all'Ue che la Svizzera è assolutamente contraria ai camion da 60 tonnellate – Consiglio nazionale e degli Stati avevano deciso di inserire nella legge anche i limiti di altezza e larghezza dei camion, che erano allora presenti solo a livello di ordinanza (i limiti di peso e lunghezza figuravano già nella legge).

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