Svizzera

Si va verso tre Sì alle votazioni federali

I risultati dello spoglio e le proiezioni indicano l'accettazione dei quesiti su imposizione minima Ocse, legge sul clima e legge Covid

(Keystone)
18 giugno 2023
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Les jeux sont faits. Alle 12 si sono chiuse le urne per le votazioni federali e cantonali. Si profilano tre ‘sì’ ai quesiti sull'imposizione minima Ocse, la legge sul clima e la legge Covid.

Terzo Sì di fila alla legge Covid

Per la terza volta gli svizzeri sostengono la strategia di Consiglio federale e Parlamento per lottare contro la pandemia. La proroga della legge Covid-19 avrebbe raccolto oggi il favore del 62% dei votanti, secondo una proiezione dell'istituto gfs.bern. Solo alcune disposizioni della legge Covid-19 rimarranno in vigore fino a giugno del prossimo anno, la maggior parte delle norme è invece stata abrogata. Gli obiettivi di questo prolungamento sono due: permettere di intervenire per proteggere le persone particolarmente vulnerabili e applicare immediatamente misure in caso di una nuova ondata pandemica.

La proroga permetterà di continuare a importare e utilizzare i farmaci contro il Covid-19, anche se non ancora omologati in Svizzera. Sarà inoltre ancora possibile il rilascio di certificati Covid, soprattutto se necessari per i viaggi all'estero.

La legge fornisce pure una base legale nel settore della protezione dei lavoratori. La Confederazione infatti può obbligare i datori di lavoro a consentire l'home office alle persone particolarmente vulnerabili. In caso di chiusura delle frontiere, permetterebbe inoltre ai frontalieri di continuare a entrare in Svizzera.

Ampissima maggioranza per l'imposizione delle multinazionali

Si profila un netto sì all'articolo costituzionale relativo all'imposizione delle multinazionali, che segue quanto preconizzato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal G20. Dalla prima proiezione dell'istituto gfs.bern per conto della SSR i "sì" raggiungerebbero il 79%.

I primi risultati parziali confermano che la riforma si avvia a una vittoria schiacciante. In Ticino si va verso un 73,9% di sì, mentre nei Grigioni i favorevoli toccherebbero quota 77,6%. A Zurigo, Lucerna, Basilea Città, Soletta e Argovia dovrebbero superare il 75%, mentre in Romandia il risultato dovrebbe essere ancora più netto, con dati superiori all'85% a Ginevra e Vaud e sopra l'80% a Friburgo e in Vallese.

Il testo prevede un'aliquota fiscale di almeno il 15% sugli utili delle multinazionali il cui fatturato supera i 750 milioni di euro. Insieme ad altri 140 Stati circa, la Svizzera dovrà introdurre la nuova norma dal 1° gennaio 2024. In base alle stime sono all'incirca 200 le società elvetiche e 2’000 le filiali di multinazionali attive nella Confederazione interessate da questo modello di tassazione. Il gettito fiscale supplementare è stimato fra 1 e 2,5 miliardi di franchi nel primo anno.

Sì alla Legge sul clima

Ci si avvia verso un ‘sì’ alla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica: secondo le prime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto dell'ente radiotelevisivo SRG SSR, il controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai sarebbe accolto nella misura del 58%.

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