Svizzera

Votazioni federali, verso tre ‘sì’ alle urne

Più scontata appare l'approvazione per Legge Covid-19 e imposizione minima. Perde un po' terreno la Legge sul clima

In sintesi:
  • Se si fosse votato a fine maggio, il controprogetto indiretto all'iniziativa dei ghiacciai avrebbe raccolto il 63% dei consensi (un mese fa era del 72%)
  • Oltre il 70% i favorevoli all'imposizione minima Ocse. Per la Legge Covid-19 i ‘sì’ sarebbero oltre due terzi
A meno di tre settimane dall’appuntamento con le urne
(Keystone)
7 giugno 2023
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Se il popolo svizzero si fosse pronunciato a fine maggio sui tre oggetti federali in votazione il prossimo 18 giugno, dalle urne sarebbero scaturiti tre ‘sì’. È quanto emerge, in estrema sintesi, dai nuovi sondaggi di Srg Ssr e Tamedia.

Se per la legge Covid-19 e l'imposizione minima dell'Ocse i giochi sembrano fatti, meno netta è l'approvazione della legge sul clima.

Il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai sarebbe infatti accettato dal 63% dei partecipanti al sondaggio dell'Istituto gfs.bern, effettuato per conto della Società svizzera di radiotelevisione, a fronte di un 36% di contrari e di 1% di indecisi.

Un mese fa, durante il precedente sondaggio, il tasso di favorevoli alla legge – che fissa nuovi obiettivi in materia di protezione del clima, innovazione e rafforzamento della sicurezza energetica – era del 72%, mentre i contrari si situavano al 25%. Sebbene la tendenza verso il ‘sì’ diminuisca, l'approvazione è comunque chiara.

Anche il sondaggio di LeeWas effettuato su mandato di Tamedia e 20 Minuten dà il ‘sì’ in vantaggio, ma ‘solo’ al 56%, contro un 43% di ‘no’. In questo caso le percentuali non sono praticamente mutate rispetto a 15 giorni or sono (55% contro 43%).

Le intenzioni di voto seguono chiaramente le posizioni dei partiti: i simpatizzanti del Ps, dei Verdi e del Pvl sono nettamente favorevoli, quelli dell'Alleanza del Centro per la maggior parte, mentre l'89% dei sostenitori dell'Udc respinge il testo. La base del Plr rimane divisa, ma il campo del ‘no’ è in vantaggio.

La legge gode inoltre di un forte sostegno tra la popolazione romanda (63% di favorevoli), mentre il ‘sì’ è meno pronunciato nella Svizzera tedesca (53%) e tra gli svizzero-italiani (51%).

Imposizione minima Ocse: sì oltre il 70%

Per quanto riguarda l'attuazione del progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e del G20 sull'imposizione dei grandi gruppi di imprese, il divario è al momento abissale. Stando al sondaggio di gfs.bern il 73% degli intervistati lo approverebbe, il 24% lo respingerebbe e il 3% risulta indeciso. Un mese fa, il ‘sì’ era all'84%, il ‘no’ al 12%.

Anche secondo il sondaggio di Tamedia/20 Minuten si profila un chiaro ‘sì’: i favorevoli sono il 71%, mentre i contrari sono ‘soltanto’ il 26%. Il progetto sarebbe accolto in tutte le classi d'età. Per quanto riguarda i partiti, una leggera tendenza al ‘no’ si delinea tra i simpatizzanti di Ps e Udc.

In questo caso, c‘è una netta maggioranza di ’sì‘ in tutte le regioni. Si va dal 74% nella Svizzera romanda al 72% in quella di lingua italiana e al 67% tra i germanofoni.

Legge Covid: due terzi di ’sì‘

Per quel che concerne, infine, la nuova proroga della Legge Covid-19, le intenzioni di voto risultano immutate: stando al sondaggio Ssr, il 67% la approverebbe contro il 31% di contrari e il 2% di indecisi.

Secondo il sondaggio di Tamedia/20 Minuten, il ’sì‘ la spunterebbe con il 62% a fronte di un 37% di ’no‘. Il campo dei contrari a questo oggetto – essenzialmente formato dai simpatizzanti dell'Udc – è sceso di 5 punti percentuali rispetto alla precedente inchiesta. Tutte le regioni linguistiche lo approvano, anche se un po’ meno nettamente nella Svizzera di lingua tedesca e italiana.

Al sondaggio LeeWas per conto di Tamedia/20 Minuten hanno partecipato 11'953 persone provenienti da tutta la Svizzera tra il 31 maggio e il primo giugno (margine d'errore di 1,4 punti percentuali). 9'365 provenivano dalla Svizzera tedesca, 2'257 dalla Ronandia e 331 dal Ticino.

Quello di gfs.bern è stato realizzato per conto della Srg Ssr tra il 23 e il 31 maggio su un campione di 12'655 persone, con un margine d'errore di +/- 2,8 punti percentuali. Nel complesso, gfs.bern prevede una partecipazione al voto del 48% il prossimo 18 giugno.

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