Svizzera

Panne a Skyguide, le risposte attese per fine estate

Presentato il primo rapporto intermedio relativo al malfunzionamento che il 15 giugno aveva portato alla chiusura dello spazio aereo svizzero

Il risultato...
(Keystone)

Dopo il guasto totale verificatosi due settimane fa alla rete informatica di Skyguide, quest’ultima ha presentato un rapporto intermedio all’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Entro fine estate, le indagini dovranno chiarire del tutto cosa sia andato storto sia presso Skyguide che presso il produttore della tecnologia utilizzata; inoltre la panne verrà analizzata anche da esperti esterni.

Il fatto che il sistema di sicurezza del fornitore di servizi di navigazione aerea svizzero non abbia funzionato la notte del 15 giugno, "è per noi incomprensibile dopo 5 anni di regolare attività", si legge in una nota inviata da Skyguide a Keystone-ATS. Quella sera, il flusso di dati della società di controllo del traffico aereo si è improvvisamente interrotto senza essere deviato su uno dei tre switch di riserva.

Mercoledì scorso Skyguide ha presentato un primo rapporto intermedio all’UFAC. "Attualmente stiamo approfondendo l’indagine sulle cause per trarre i giusti insegnamenti da questo evento", afferma la società. Un secondo rapporto, "seguendo le procedure stabilite per le indagini interne sugli incidenti gravi", dovrebbe essere presentato entro la fine dell’estate.

Non è stato un ciberattacco

Skyguide intende anche "commissionare un’indagine a terzi" il prima possibile. Tuttavia, questo organismo esterno non è ancora stato costituito, come indicato a Keystone-ATS dal portavoce della società Vladi Barrosa. Una cosa è fin d’ora certa: "possiamo escludere la possibilità di un attacco informatico", ha precisato l’azienda.

Secondo Skyguide, alle 03.35 del mattino del 15 giugno si è verificato un malfunzionamento tecnico nel proprio sistema. È stato innescato da un componente di rete difettoso e dalla conseguente perdita di ridondanza, la cosiddetta riserva tecnica.

Come misura di sicurezza e poiché non erano disponibili i necessari sistemi di controllo del traffico aereo, è scattato il cosiddetto "tasso zero". Ciò significa che Skyguide non ha accettato alcun traffico nello spazio aereo svizzero per tutta la durata di questa situazione particolare (4 ore).

Una prima per la sicurezza aerea svizzera

Questo guasto totale è stato il primo nei 100 anni di storia del controllo del traffico aereo svizzero. Secondo la compagnia aerea Swiss, il 15 giugno sono stati cancellati 31 voli di andata e ritorno da e per Zurigo e Ginevra solo sulla rete a corto raggio. Il blackout ha interessato più di 6’600 passeggeri.

Dal punto di vista dell’UFAC, Skyguide ha agito correttamente spegnendo il sistema, secondo il principio della "sicurezza prima di tutto", come ha sottolineato un portavoce a Keystone-ATS.

Non è ancora chiaro chi pagherà i costi generati dalla panne.

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