Svizzera

Il parlamento elvetico ferma la Politica agricola 2022

Sarebbero troppe le ripercussione negative se dovesse venir accolta. Sono invece stati approvati i mezzi finanziari per gli anni 2022-2025

Stop all'esame del dossier (Ti-Press)
16 marzo 2021
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Diminuzione dei redditi nel settore agricolo, perdita di preziosi terreni coltivi e aumento delle importazioni. Sono le ripercussioni negative che si verificherebbero se la Politica agricola 2022 (PA22+) dovesse venir adottata. Per questo motivo il Consiglio nazionale, seguendo quanto deciso dagli Stati in dicembre, ha sospeso - con 100 voti contro 95 e una astensione - l'esame del dossier. Sono invece stati approvati i mezzi finanziari per gli anni 2022-2025. La PA22+ potrà sbloccarsi solo quando il governo avrà presentato il rapporto sull'orientamento futuro della politica agricola, chiesto dagli Stati tramite un postulato. Stando al testo dell'atto parlamentare, questo documento dovrà essere presentato al parlamento "al più tardi entro il 2022".

La sinistra: 'No è il momento per ritardare i lavori'

Durante il dibattito, la sinistra, appoggiata dal consigliere federale Guy Parmelin, ha sostenuto che l'interruzione dell'esame del dossier farà soltanto perdere tempo prezioso. Il progetto del governo non sarà forse perfetto, ma rifiutare la discussione non è di certo la soluzione, ha affermato Samuel Bendahan (Ps/Vd). Non è il momento giusto per ritardare i lavori, ha aggiunto Kilian Baumann (Verdi/Be). La riforma affronta aspetti economici, ecologici e sociali e costituisce una base solida. Molti contadini vogliono questa riforma. Rifiutando di discuterne, il Parlamento priva il settore di prospettive e lo confronta a nuove difficoltà, ha sostenuto il bernese.

Critici i contadini e l'Udc

La riforma era stata ideata per fungere da contraltare alle due iniziative sui pesticidi sulle quali il popolo si esprimerà in giugno. Il Parlamento nel frattempo ha già discusso delle misure per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari e la perdita di sostanze nutritive, il progetto sarà adottato ancora in questa sessione, ha affermato il relatore commissionale Leo Müller (Centro/Lu). Particolarmente critici col progetto sono i contadini e l'UDC. La PA22+ provocherà una diminuzione del grado di autoapprovvigionamento dal 60 al 52%, ha sostenuto Jacques Nicolet (Udc/Vd). Causerà anche una diminuzione del reddito agricolo per complessivi 265 milioni di franchi, ha aggiunto. Vengono imposti sempre più regolamenti, ha fatto notare Markus Ritter (Centro/Sg), presidente dell'Unione svizzera dei contadini.

14 miliardi per l'agricoltura

Per quanto riguarda le risorse finanziarie, il Consiglio nazionale si è sostanzialmente allineato a quanto deciso dagli Stati. Con 144 voti contro 14 e 38 astenuti ha approvato il credito di 13,960 miliardi di franchi per il periodo 2022 - 2025 che sarà destinato al settore agricolo e ai pagamenti diretti. A differenza degli Stati, il Nazionale ha deciso di rinunciare alla compensazione del rincaro per i tre limiti di spesa agricoli per un risparmio di 3 milioni. Ne risulta un aumento delle risorse finanziarie destinate all'agricoltura di 143 milioni di franchi rispetto a quanto previsto dal Consiglio federale (Stati: +146 milioni). Più in dettaglio, per i pagamenti diretti sono previsti poco più di 11 miliardi di franchi (+159 milioni rispetto a quanto proposto dall'esecutivo). Gli importi destinati alla promozione della produzione dovrebbero ammontare a 2,156 miliardi (+37 milioni).

Bocciata invece (109 voti a 80) la proposta dei Verdi liberali, e sostenuta dalla sinistra, di limitare il credito al biennio 2022-23. Per Kathrin Bertschy (Pvl/Be) il quadro dei pagamenti andrebbe adattato quando si riprenderà a discutere della PA22+. Il decreto sul finanziamento torna agli Stati.

I contenuti della riforma

Nelle intenzioni del Consiglio federale, la PA22+ punta a meglio valorizzare i prodotti, potenziare l'efficienza delle aziende e ridurre ulteriormente l'impatto ambientale. Quest'ultimo è uno degli aspetti centrali del messaggio. Attraverso i pagamenti diretti saranno sostenute le pratiche agricole più rispettose dell'ambiente. È anche prevista una diminuzione della quantità massima di concime consentita per ettaro. Verrà inoltre limitata la scelta dei prodotti fitosanitari autorizzati. Le superfici destinate alla promozione della biodiversità saranno da parte loro estese al 3,5% dei terreni coltivati.

Per migliorare la gestione delle aziende, i requisisti per poter beneficiare dei pagamenti diretti saranno innalzati: per ottenerli, gli agricoltori dovranno possedere un certificato federale di capacità e seguire programmi di economia aziendale. Per far fronte alle crescenti difficoltà legate ai cambiamenti climatici (periodi di siccità, gelate tardive, eccetera) il messaggio contiene anche una proposta che consente alla Confederazione di versare, per un periodo limitato a otto anni, contributi per ridurre i premi delle assicurazioni per il raccolto.

A livello sociale, il Consiglio federale propone di aggiornare il diritto fondiario rurale, migliorando anche lo statuto giuridico del partner non proprietario che collabora nell'azienda. Le disposizioni relative alle persone giuridiche saranno armonizzate in modo da favorire lo sviluppo imprenditoriale delle aziende agricole.

Tutti questi elementi dovrebbero aiutare i contadini a posizionarsi meglio sul mercato differenziandosi dalla concorrenza in base a criteri di qualità.

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