Svizzera

Costi della salute, ‘senatori’ col freno tirato

Arduo passaggio al Consiglio degli Stati del primo pacchetto di misure per contenere l’aumento delle spese sanitarie. Bocciati i forfait per il settore ambulatoriale.

Mattinata difficile per il consigliere federale Alain Berset
(Keystone)
9 settembre 2020
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Berna – Tra i crucci maggiori della popolazione e della politica figurano i costi sanitari, in costante aumento, passati dai 12 miliardi di franchi nel 1996 - data dell'introduzione dell'assicurazione malattia obbligatoria - ai 32 di oggi. Conscio di questo problema, oggi il Consiglio degli Stati ha adottato un progetto (31 voti a favore e 12 astenuti) allo scopo di rallentare questa evoluzione al rialzo.

Il pacchetto di misure presentato nell'agosto 2019 dal Consiglio federale contempla nove misure talune delle quali, secondo quanto affermato in aula oggi dal consigliere federale Alain Berset, si sarebbero già dimostrate efficaci.

Per agevolare i lavori parlamentari, il progetto è stato suddiviso in due parti, di cui quattro figuravano oggi nel programma dei "senatori".

Il plenum ha bocciato, sebbene di misura, i forfait applicabili al settore ambulatoriale basate su un struttura tariffaria uniforme. Le eccezioni previste non sono state sufficienti a convincere la maggioranza dei senatori. Secondo Damian Müller (PLR/LU), "non possiamo standardizzare i pazienti".

A suo parere, questi forfait sono pericolosi e potrebbero influire negativamente sulla qualità dell'assistenza ai pazienti. Inoltre, diversi oratori hanno sottolineato che i forfait nel settore ambulatoriale sono già possibili. "Ciò equivale ad accettare un'evoluzione dei costi senza controllo", ha ribattuto il ministro della sanità.

L'istituzione di un'organizzazione tariffaria nazionale per l'assistenza ambulatoriale è stata invece tacitamente accolta. Questa struttura dovrà essere sviluppata dalle associazioni dei fornitori di servizi e degli assicuratori. Il Consiglio federale potrà intervenire se l'organizzazione non soddisfa i requisiti legali o se i partner non riescono a raggiungere un accordo.

Come i fornitori di servizi, anche gli assicuratori devono fornire gratuitamente all'organizzazione i dati necessari per la progettazione, lo sviluppo e il mantenimento delle strutture tariffarie per il trattamento ambulatoriale.

I progetti pilota che derogano alla legge sull'assicurazione malattia consentiranno di testare nuovi modelli volti a controllare i costi, a migliorare la qualità o a promuovere la digitalizzazione. Contro il parere del governo, la camera dei Cantoni ha stabilito - 23 voti a 19 - di non definire i campi d'applicazione di simili progetti.

Ciò limiterebbe le possibilità di innovazione, ha sostenuto Damian Müller. Un allontanamento totale dal principio di legalità sarebbe contrario alla Costituzione federale, gli ha risposto invano Berset. Inoltre, i progetti dovranno essere oggetto di un accordo tra assicuratori e fornitori di servizi. Il Dipartimento dell'interno potrà quindi approvarli e i Cantoni saranno ascoltati. La partecipazione sarà su base volontaria.

Un'altra novità prevista nel progetto, adottata tacitamente dal plenum, riguarda la fatturazione: gli assicurati dovrebbero poter controllare la fattura emessa dal loro medico. In base al sistema del terzo pagante, il fornitore di servizi deve inviare all'assicurato una copia della fattura senza che quest'ultimo debba richiederla.

Gli Stati propongono tuttavia di semplificare la formulazione scelta dal Consiglio nazionale in modo che anche l'assicuratore possa trasmettere la fattura. Dovrebbe inoltre essere possibile inviare la fattura per via elettronica.

Contro il parere della sinistra, i "senatori" hanno bocciato la possibilità per i pazienti di contattare un'organizzazione di pazienti in caso di domande sulle fatture e la possibilità di finanziare le organizzazioni di pazienti che si mettono a disposizione.

In caso di abusi, possono essere applicate sanzioni, in particolare se le fatture sono regolarmente incomplete o non corrette. Le risorse finanziarie generate dalle multe dovranno essere utilizzate per frenare l'aumento dei costi.

Il dossier ritorna al Nazionale.

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