Svizzera

Primo 'sì' ai progetti pilota per frenare i costi della salute

Il Consiglio nazionale ha approvato una delle misure più importanti di un pacchetto destinato ad arginare l'aumento delle spese sanitarie.

(Keystone)
18 giugno 2020
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Berna - Un nuovo articolo destinato a progetti sperimentali per esaminare come si possano frenare i costi della sanità. Lo ha approvato oggi il Consiglio nazionale adottando, con 140 voti contro 48 e 9 astenuti, una revisione della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal).

All'inizio del dibattito alle Camere, due settimane fa, diversi parlamentari avevano sottolineato la necessità di agire. Il relatore commissionale Pierre-Yves Maillard (PS/VD) aveva ricordato che i premi sono raddoppiati dall'introduzione dell'assicurazione obbligatoria nel 1996 aggiungendo però che sussistono possibilità per contenere le spese. I costi aumentano in misura sproporzionata, aveva riconosciuto il consigliere federale Alain Berset.

Con il progetto adottato oggi, sono attesi risparmi a lungo termine dell'ordine di diverse centinaia di milioni di franchi all'anno. La modifica della LAMal prevede anche la possibilità di testare progetti pilota innovativi che esplorino piste per ridurre i costi.

Non solo contenimento dei costi

Ed è proprio questo punto quello trattato in data odierna dal Nazionale, essendo gli altri già esaminati nella seduta dell'8 giugno scorso. Oggi la Camera del popolo ha in particolare deciso che i progetti pilota non dovranno essere organizzati unicamente allo scopo di contenere i costi, ma potranno essere condotti anche basandosi su criteri di qualità.

Il Nazionale ha anche deciso di cancellare l'elenco dei settori proposto dal Consiglio federale in cui i progetti pilota sono possibili. Una tale restrizione non ha senso, ha affermato la relatrice commissionale Ruth Humbel (PPD/AG) sostenendo la possibilità di lasciare tutte le opzioni aperte. Berset ha avvertito che questa apertura potrebbe facilmente portare a un trattamento iniquo se, ad esempio, il catalogo delle prestazioni fosse limitato.

Anche lo schieramento rosso-verde era critico. Anche perché le proposte di Verdi e socialisti di garantire una protezione più rigorosa e di includere l'assistenza, la prevenzione, l'educazione e le cure integrate sono tutte state bocciate.

La partecipazione ai progetti pilota si farà su base volontaria, ha deciso la Camera del popolo con 102 voti contro 93 e contro il parere del Consiglio federale. "Sono molto più efficaci se la partecipazione può essere resa obbligatoria", ha sostenuto, invano, Berset.

Le altre misure

In precedenza il Nazionale aveva già deciso che nel sistema detto del "terzo pagante", il fornitore di prestazioni dovrà inviare una copia della fattura all'assicurato. Questa può essere trasmessa elettronicamente. I pazienti possono contattare un'organizzazione di malati se hanno domande sulle fatture e un tribunale può sanzionare le violazioni.

I fornitori di prestazioni e gli assicuratori dovranno concludere convenzioni nazionali. Queste dovranno prevedere misure correttive per attenuare gli aumenti dei costi. Tali incrementi dovrebbero limitarsi a ciò che è giustificabile dal punto di vista medico.

I forfait andranno incoraggiati anche nel settore ambulatoriale. Le tariffe alla prestazione e per forfait dovranno essere basate su una struttura tariffaria uniforme. Come i fornitori di servizi, anche gli assicuratori dovranno fornire gratuitamente i dati necessari all'organizzazione tariffale.

Queste misure fanno parte di un pacchetto presentato dal Consiglio federale nell'agosto 2019, che comprendeva anche un nuovo sistema di riferimento per i prezzi dei medicinali. La Commissione della sanità del Nazionale ha però deciso in primavera di dividere il pacchetto in due per accelerarne l'esame.

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