Svizzera

A Zurigo mini bordelli consentiti nelle zone residenziali

Non sarà necessaria l'autorizzazione di polizia per alloggi di due locali, in cui non lavorino più di due prostitute

Ti-Press
27 febbraio 2019
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A Zurigo le prostitute avranno d'ora in poi maggiore opportunità nella scelta dei locali in cui esercitare la professione. Il Consiglio comunale ha accettato questa sera una modifica dell'ordinamento edilizio che consentirà di aprire mini-bordelli anche in zone abitative con oltre il 50 per cento di alloggi.

Per mini-bordelli (Kleinstsalons in tedesco) si intendono appartamenti di al massimo due locali in cui non lavorino più di due prostitute. Questi locali non richiederanno una autorizzazione della polizia, ma solo un permesso di costruzione. Al fine di evitare che più mini-saloni si trasferiscano in un unico stabile, con conseguente danno per la popolazione residente, occorrerà prestare particolare attenzione al rispetto dell'obbligo di quota abitativa al momento del rilascio dell'autorizzazione. Inoltre, non potrà essere superata la quota riservata alle attività commerciali. Secondo il parlamento cittadino, le donne operanti nei piccoli saloni sono meglio protette contro la prostituzione coatta e lo sfruttamento. Di norma vi possono lavorare in modo economicamente indipendente e sotto la propria responsabilità, è stato affermato.

Solo il Partito evangelico ha espresso dubbi al riguardo. Inoltre, secondo i deputati del Pev, è chiaro che conflitti sorgeranno principalmente a causa dei clienti nei quartieri residenziali. Basta ricordare gli anni '90, hanno avvertito. Il Municipio aveva allora introdotto la regola del 50 per cento per proteggere la popolazione residente dagli eccessi del commercio sessuale.
 
 

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