Soletta

Le vittime del rogo erano richiedenti l'asilo

Identificati i morti, fra cui si contano anche due bambini. Il sindaco Fluri: 'Prevista una commemorazione'

(foto Keystone)
27 novembre 2018
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Appartenevano a due famiglie di richiedenti asilo dell'Eritrea e dell'Etiopia le sei persone morte nel rogo divampato nelle prime ore di lunedì in una palazzina di Soletta. Ad un giorno dal dramma, gli inquirenti hanno terminato le operazioni di identificazione.

Stando a quanto ha reso noto oggi pomeriggio la polizia cantonale solettese, nel rogo sono morte quattro persone adulte fra i 27 e i 33 anni d'età, un bambino piccolo e un bambino in età scolastica. Le vittime facevano parte di due distinte famiglie, una di quattro persone e una di cinque, che abitavano in due appartamenti.

I rimanenti tre figli delle due famiglie figurano fra i feriti e sono ricoverati in ospedale. Due di loro versano in condizioni gravi e un terzo ha riportato ferite di media gravità. La polizia non ha voluto rivelare maggiori dettagli per rispetto dei famigliari e dei conoscenti delle vittime.

A quanto si è appreso stamattina, due piani della palazzina andata in fiamme erano presi in affitto dal Cantone e utilizzati come alloggi per richiedenti asilo. Secondo una ricostruzione del "Blick", all'appello mancava fino a stamattina una famiglia eritrea: il padre, la madre e le due bambine di 4 e 5 anni abitavano al secondo piano della palazzina andata in fiamme. Ieri le due bimbe non sono arrivate nel loro asilo e gli amici della famiglia non sono riusciti a rintracciare i genitori.

Stando a dichiarazioni rilasciate dal sindaco Soletta Kurt Fluri, negli appartamenti affittati dal Cantone erano registrate nove persone. Secondo la polizia, le persone che si trovavano nell'edificio al momento del rogo erano una ventina.

Già ieri si era appreso che il rogo è stato probabilmente innescato "dall'uso improprio di articoli per fumatori", forse una sigaretta. La polizia ha inoltre reso noto di avere fermato una persona che nel frattempo si trova in detenzione preventiva. Nei suoi confronti il Ministero pubblico ha avviato un'inchiesta penale per omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose e incendio colposo.

Le autorità cittadine - ha precisato il sindaco Fluri - intendono organizzare una commemorazione per le vittime del rogo. L'allarme è stato dato alle 2.10 di lunedì, quando un residente ha chiamato i pompieri dopo aver notato del fumo nelle scale dell'edificio, situato sulla Wengistrasse, non lontano dalla stazione e dal centro storico. Sul posto sono intervenuti circa 70 pompieri, decine di poliziotti e sanitari.

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