Il presidente della Confederazione in visita nel Paese dei cedri. Con il suo omologo Michel Aoun e il primo ministro Saad Hariri gettate le basi per intensificare le sinergie
Il presidente della Confederazione Alain Berset, in visita di Stato in Libano, ha incontrato oggi a Beirut il presidente libanese Michel Aoun, il primo ministro Saad Hariri e il presidente del Parlamento Nabih Berri con i quali ha discusso le modalità utili a migliorare la collaborazione nelle questioni relative all'immigrazione e all'aiuto umanitario, nonché nelle relazioni economiche. I rappresentanti dei due Paesi - si legge in un comunicato odierno del Dipartimento federale dell'interno (DFI) - hanno firmato un accordo sulla liberalizzazione dei visti per i passaporti diplomatici. L'intesa è il risultato del dialogo sulla migrazione in corso dalla primavera del 2018, precisa la nota.Le due parti hanno espresso soddisfazione per le relazioni di lunga data rilevando inoltre numerosi parallelismi tra i loro Stati, entrambi multiculturali e multiconfessionali. L'intenzione è di approfondire i rapporti bilaterali, tradizionalmente stretti, sottolinea il comunicato.Durante la visita presidenziale Berset ha espresso la solidarietà della Svizzera al Libano, duramente colpito dalla crisi siriana, indica il DFI.Il presidente della Confederazione ha pure sottolineato che la Svizzera è consapevole delle grandi sfide che il Libano è chiamato ad affrontare in qualità di Paese con la più elevata densità di rifugiati al mondo. L'accoglienza di 1,3 milioni di profughi di guerra provenienti dalla Siria testimonia la grande solidarietà da parte della popolazione e delle autorità libanesi.La Svizzera - precisa la nota - sostiene il Libano nel far fronte a questa situazione e si adopera, in particolare nell'ambito di una strategia di cooperazione regionale, per garantire ai rifugiati e alle persone bisognose che si trovano in Libano protezione e accesso ai beni e ai servizi essenziali.
Il responsabile del DFI ha dichiarato che la Svizzera continuerà a sostenere il Libano e intende proseguire la collaborazione nelle questioni relative alla migrazione. Secondo la Svizzera non vi sarebbero ancora le condizioni per un ritorno sicuro dei profughi in Siria. Le due parti hanno inoltre discusso dei progressi e delle sfide nell'ambito dei diritti umani, intrattenendosi anche sul dialogo interreligioso condotto in Svizzera e in Libano. La delegazione svizzera ha proposto di intensificare lo scambio di esperienze nelle questioni relative alla decentralizzazione e alla politica di neutralità. Infine - aggiunge la nota - sono state anche esaminate le relazioni economiche. Il Libano è il sesto partner commerciale della Svizzera nel Medio e Vicino Oriente, benché negli ultimi anni il volume degli scambi sia diminuito. La delegazione svizzera ha ribadito l'importanza della certezza del diritto per gli investimenti delle imprese svizzere. A Beirut Berset ha incontrato anche esponenti della comunità internazionale e della società civile libanese, operatori culturali e rappresentanti delle imprese svizzere attive in Libano. Il programma ha previsto anche la deposizione di un omaggio floreale sulla Piazza dei Martiri, in memoria dei nazionalisti libanesi caduti nel corso della rivolta soffocata nel sangue nel 1916.Domani il presidente della Confederazione visiterà un campo di profughi siriani nel nord del Paese. Su invito del patriarca maronita, il cardinale Béchara Pierre Raï, incontrerà poi i principali dignitari religiosi del Paese. Il viaggio si concluderà a Bsharre, principale cittadina nella Valle di Qadisha, il patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO situato nelle montagne libanesi, con una visita al museo dedicato al poeta libanese Khalil Gibran.