Svizzera

Gli svizzeri consumano sempre più antidolorifici

La prescrizione medica di oppioidi legali è aumentato di 23 volte in 30 anni. I ricercatori temono abusi

Settimi al mondo (Ti-Press)
20 giugno 2018
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Il consumo di farmaci a base di oppioidi è aumentato di 23 volte dal 1985 al 2015 in Svizzera. Lo rivela un articolo pubblicato sull’ultimo numero della 'Revue médicale suisse' (Rms), secondo il quale la Svizzera è ormai il settimo consumatore mondiale per abitante di questi medicinali antidolore, ampiamente al di sopra della media europea, ma sotto i valori di Canada e Stati Uniti.

Nel giro dei 30 anni considerati, il consumo pro capite in Svizzera è passato da 18 a 411 milligrammi. Il picco è stato raggiunto nel 2009, con 504 mg per abitante, seguito da una diminuzione fino al 2012 e poi di nuovo da un leggero aumento fino al 2015, indica la 'Rms'. Gli autori dell’articolo della rivista medica si sono basati sulle cifre dell’International narcotics control coard (Incb), organismo dell’Onu che riceve i dati relativi alla messa in circolazione legale di oltre 110 stupefacenti dalle autorità competenti di 190 Paesi. Il forte aumento – scrivono – potrebbe essere dovuto a una migliore lotta al dolore, ma anche a una prescrizione più liberale di oppioidi per indicazioni non dimostrate. Ritengono dunque necessario un approfondimento della ricerca e nel contempo raccomandano una accresciuta prudenza ai medici nella prescrizione di questi farmaci.

Gli autori dello studio hanno considerato sei sostanze psicotrope sintetiche (fentanyl, idromorfone, morfina, metadone, ossicodone e petidina), che rappresentavano circa l’81% del consumo elvetico di oppioidi nel 2015.

Usa e Canada in testa
Il consumo di oppioidi legali per abitante in Svizzera rimane inferiore a quella del Canada e degli Usa. In America del Nord, la diffusa prescrizione di oppioidi per lenire dolori cronici non cancerosi "costituisce una problematica maggiore di salute pubblica da diversi anni", notano i ricercatori, rilevando che nel 2013 si stimava negli Stati Uniti a 1,9 milioni il numero di persone dipendenti da questi medicinali. Resta il fatto che nel 2015 l’Incb ha classificato gli svizzeri al settimo posto tra i consumatori mondiali di questi stupefacenti, con un consumo di 1,4 volte superiore a quello medio europeo. Tuttavia, comparata ai paesi confinanti, la Svizzera si situa nella media, con Austria e Germania al di sopra e Francia e Italia al di sotto.

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