Svizzera

In Svizzera la cocaina è sempre più pura

Le città svizzere partecipanti allo studio delle acque reflue mostrano i tassi di concentrazione più alti. I decessi per overdose nel 2015 erano 132

Sempre più pura (foto: Ti-Press)
7 giugno 2018
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La cocaina è sempre più pura anche sul mercato svizzero delle droghe: lo indica in una nota diramata oggi la fondazione Dipendenze Svizzera, attiva nella prevenzione. È per contro difficile farsi un’idea precisa del consumo delle nuove sostanze psicoattive (NPS).

A supporto della constatazione riguardo alla cocaina Dipendenze Svizzera cita i dati raccolti dalla Società svizzera di medicina legale e progetti di "drug checking". E aggiunge che le città svizzere che hanno preso parte al recente studio europeo sulla presenza della sostanza nelle acque reflue figurano fra quelle con i tassi più alti di cocaina fra le oltre 60 prese in considerazione.

Nuove sostanze psicoattive NPS

La fondazione rileva d’altro canto che è difficile farsi un’idea precisa del consumo di nuove sostanze psicoattive in Svizzera. Sulla base delle poche indagini disponibili, ritiene tuttavia che il consumo sia relativamente ridotto almeno per ora. Dipendenze Svizzera fa riferimento al Rapporto europeo sulle droghe 2018, pubblicato oggi dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicomanie (EMCDDA). A livello continentale, una cinquantina di sostanze in precedenza ignote sono state individuate nel 2017, contro un centinaio nel 2014 e nel 2015. Complessivamente oltre 670 NPS sono state identificate nell’ultimo decennio. I cannabinoidi sintetici – sostanze chimiche artificiali con proprietà psicotrope simili a quelle dei principi attivi contenuti nella marijuana (cannabis) – figurano in testa, con 179 NPS.

Preoccupazioni suscitano anche gli oppioidi sintetici, tra cui una decina di derivati del fentanyl, un narcotico analgesico almeno 80 volte più potente della morfina. Dal 2015 sono state anche individuate 14 benzodiazepine (farmaci utilizzati nei trattamenti di breve durata per stati gravi di ansia, insonnia e spasmi muscolari) non corrispondenti ad alcuna delle molecole figuranti tra quelle autorizzate come farmaci nell’UE. Dipendenze Svizzera nota che come altre NPS, queste sostanze sono vendute anche su internet, sul "darknet" ma anche su siti più accessibili. Ne sono già state sequestrate anche in invii postali con indirizzi elvetici. Mancano tuttavia dati sufficienti per determinare l’ampiezza della loro diffusione in Svizzera.

Morti per droga

Dipendenze Svizzera indica anche che nel 2016 in Europa (UE, Norvegia e Turchia) il numero di morti per overdose è aumentato per quattro anni consecutivi per raggiungere quota 9'000 circa nel 2016. Quasi la metà delle persone decedute supera ormai i 40 anni e quattro decessi su cinque sono dovuti al consumo di oppioidi, soprattutto eroina, spesso in combinazione con altre sostanze, come le benzodiazepine e l’alcol.

Le ultime cifre riguardanti la Svizzera risalgono al 2015, quando sono stati registrati 132 casi di morti legati alla droga. Negli ultimi anni, dal 2010, i casi sono sempre stati meno di 140, con un record minimo di 121 nel 2012, secondo una tabella riportata sul sito del Monitoraggio svizzero delle dipendenze (http://www.suchtmonitoring.ch) relativa agli anni 1995-2015. Cifre relativamente rallegranti a cospetto dei 376 morti del 1995 e ai 320 del 1996. L’apparizione di derivati del fentanyl in alcuni Paesi europei – scrive ancora Dipendenze Svizzera – ha contribuito a rilanciare l’interesse per la distribuzione del farmaco naloxone, che consente d’intervenire in casi di overdose, scrive la fondazione.

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