Hockey

Fantasyhockey, buona la prima nonostante tutto

Malgrado lo stop alla vigilia del momento topico, il bilancio della piattaforma virtuale è stata un successo

Siamo tutti allenatori (Ti-Press)
5 maggio 2020
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Fine del campionato di hockey (quello vero) e fine dei giochi (quelli virtuali). Perché con il prematuro e drastico punto finale messo alla National League al termine della stagione regolare e prima della volata finale per il titolo, anche il Fantasy Hockey ha dovuto fare altrettanto, mettendo prematuramente fine al primo anno di esperienza portato avanti dalla Redesign di Camorino in collaborazione con laRegione.

Nonostante il finale, quello che traccia Raffael Egloff, titolare della Redesign unitamente a Giorgio Parisi (e completata da Manuela Parisi per la parte grafica), è un bilancio comunque positivo: «Certamente. Come gioco, il nostro obiettivo per questo primo anno era in primis quello di farlo conoscere al pubblico, proveniente da un po’ tutta la Svizzera, e a bocce ferme possiamo dire di essere riusciti nel nostro intento. E non lo dico solo io: a parlare a nostro favore sono in primis i numeri di utenti e i feedback positivi che abbiamo ricevuto».

Battesimo riuscito dunque, pure dal profilo della funzionalità della piattaforma: «Anche dal profilo tecnico possiamo essere soddisfatti di come sia andata. L’unico rammarico che abbiamo, è quello che nemmeno noi abbiamo potuto disputare playoff (a cui sarebbero state ammesse le prime otto squadre classificate delle rispettive leghe) e playout (destinato alle ultime quattro): anche il Fantasy Hockey, dopo una stagione regolare così intensa e appassionante, non vedeva l’ora di mettere in scena il suo gran finale. Ma, alla fine, sebbene indirettamente, pure noi abbiamo dovuto arrenderci al coronavirus».

Archiviata la prima, Egloff guarda già avanti: «Proprio così: il progetto va avanti. Non a caso stiamo già lavorando su alcune funzionalità con l’intento di rendere ancora più realistico il nostro campionato virtuale». Si può già fare qualche anticipazione? «Premetto che siamo ancora in fase di studio, ma è nelle nostre intenzioni introdurre la possibilità di sfidarsi in una modalità che ricalca il campionato vero di National League, ossia un calendario che ogni giornata proponga incontri tra singole squadre. Qualcosa di analogo lo abbiamo già introdotto durante questo primo anno con la modalità delle partite amichevoli: dalla prossima stagione faremo un passo avanti, proponendo questo tipo di sfide all’interno di un campionato vero e proprio». La possibilità di disputare partite amichevoli, come detto da Egloff, è stata introdotta nel corso della stagione: quali altri interventi ‘volanti’ sono stati resi necessari durante la stagione 2019/20? «Più che interventi concernenti la funzionalità della piattaforma, durante la stagione ci siamo adoperati per introdurre sempre qualche nuovo accorgimento. Ci sarà ovviamente poi anche qualche accorgimento volto a correggere un po’ il tiro dove necessario, al fine di rendere ancora più avvincente la sfida tra… allenatori virtuali».

Tremila utenti, adesioni pure oltre San Gottardo

Parliamo di numeri: si può fare una radiografia degli utenti di Fantasy Hockey? «Complessivamente abbiamo avuto attorno ai tremila utenti, per un migliaio in più circa di squadre: sono tutto sommato numeri importanti, di cui possiamo essere soddisfatti. La maggior parte dei nostri utenti arrivava dal Ticino, com’era logico aspettarsi, visto che oltre San Gottardo non avevamo pubblicizzato attivamente il nostro sito, mentre qui abbiamo goduto anche della collaborazione con laRegione spingendolo sia tramite il suo sito internet, sia sul giornale cartaceo. D’altro canto come primo anno il nostro principale obiettivo era quello di testare tutta la piattaforma al fine di sincerarci che funzionasse e fosse il più stabile possibile. Ora che questo è stato assodato, siamo pronti per il secondo step, che concerne in una promozione attiva pure oltre San Gottardo. Tenuto conto di queste premesse, possiamo comunque dirci contenti dell’adesione discreta avuta anche nella Svizzera tedesca; mentre in Romandia le adesioni sono state minori, ma pur sempre incoraggianti».

Gratuito nella sua versione basilare, il Fantasy Hockey prevedeva (e prevede) pure la possibilità di acquistare diritti o privilegi (tipo più ‘fanta soldi’ per acquistare giocatori o la personalizzazione delle maglie della squadra): un’opzione che hanno sfruttato in tanti? «Non tantissimi, ma alcuni sì. D’altro canto quello dei ricavi delle opzioni a pagamento, come detto, non rappresentava il nostro obiettivo principale per questo ‘anno 1’».

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