L'ex leader e premio Nobel per la pace estromessa con un golpe militare nel 2021 potrebbe beneficiare anche di una riduzione della pena
L'ex leader birmana Aung San Suu Kyi, in carcere da quando è stata estromessa con un colpo di Stato militare nel 2021, ha lasciato la prigione ed è stata trasferita agli arresti domiciliari. Lo ha reso noto una fonte ufficiale all'Afp.
Contemporaneamente un portavoce delle autorità militari del Paese ha affermato che ai prigionieri più anziani vengono fornite "le cure necessarie" durante i periodi di caldo e non è quindi chiaro se si tratta di una misura temporanea o di una vera riduzione della pena che sta scontando la 78enne premio Nobel per la pace.
La giunta ha annunciato di aver concesso l'amnistia a più di 3'300 prigionieri in occasione del Capodanno birmano. Gli altri detenuti, si legge in una nota, beneficeranno di una riduzione di un sesto della pena, fatta eccezione per i condannati per omicidio, terrorismo e traffico di droga.