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“Il Covid è partito dal mercato di Wuhan”

La ricostruzione in due diversi studi riportati su Science

Un venditore del mercato di Wuhan (Keystone)
27 luglio 2022
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"I nostri risultati forniscono la prova che il mercato di Wuhan è stato il primo epicentro della pandemia di Covid-19 e suggeriscono che SarsCoV2 è probabilmente emerso dal commercio di fauna selvatica in Cina". Sono questi i risultati di uno studio internazionale appena pubblicato su Science che sembra mettere la parola fine alla diatriba sull’origine dalla pandemia. Le ultime evidenze arrivano dopo altri studi nel febbraio scorso che confermavano la tesi, dibattuta in questi due anni di pandemia in tutti i laboratori e i centri di ricerca di tutto il mondo.

Lo studio ha ricostruito le prime fasi della pandemia, concentrandosi sulla distribuzione dei primi casi noti nell’uomo, di quelli nei mammiferi sensibili a SarsCoV2 e collegandoli a campioni positivi prelevati nell’ambiente, per esempio le gabbie. Tutte le ricostruzioni riconducevano al Huanan Seafood Wholesale Market di Wuhan, anche se "gli eventi a monte del mercato, così come le circostanze esatte all’interno mercato, rimangono oscuri", precisano i ricercatori.

Un secondo studio, pubblicato in contemporanea sulla stessa rivista ha ricostruito, invece, l’albero genealogico di SarsCoV2 risalendo ai primi due lignaggi del virus. Il cammino genetico a ritroso dei ricercatori è riuscito a concludere che il virus SarsCoV2 è stato probabilmente trasferito per la prima volta dall’animale all’uomo tra il 23 ottobre e l’8 dicembre 2019 (probabilmente intorno al 19 novembre) e una seconda volta nelle settimane successive. "Questi risultati indicano che è improbabile che SarsCoV2 sia circolato ampiamente negli esseri umani prima di novembre 2019 e definiscono la finestra stretta tra quando SarsCoV2 si è trasferito per la prima volta negli esseri umani e quando sono stati segnalati i primi casi di Covid-19".

Già a febbraio scorso due studi avevano identificato Wuhan all‘origine della pandemia del Covid. Ambedue i rapporti giungevano alla conclusione che il coronavirus era presente alla fine del 2019 negli animali vivi venduti al mercato di Wuhan. I ricercatori non hanno rinvenuto alcun sostegno all’ipotesi che il coronavirus sia sfuggito da un laboratorio della citta’. "Quando si guarda all’insieme delle prove, emerge un quadro straordinariamente chiaro del fatto che la pandemia e’ iniziata al mercato", afferma Michael Worobey, biologo evoluzionista della University of Arizona e co-autore dei due studi.