Migliaia di persone stanno affluendo al cimitero-memoriale di Potocari. Nel massacro del 1995 ad opera dei serbo-bosniaci morirono oltre 8mila musulmani
In Bosnia-Erzegovina sin dalle prime ore di stamane migliaia di persone stanno affluendo al cimitero-memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, dove sono in programma le commemorazioni ufficiali nel 27esimo anniversario del genocidio di oltre 8mila musulmani ad opera delle truppe serbo-bosniache al comando del generale Ratko Mladic. Unitamente agli interventi di personalità politiche e religiose, il programma prevede la sepoltura dei resti di altre 50 vittime del massacro, identificate negli ultimi 12 mesi. Come negli altri anni, non saranno presenti esponenti serbi e serbo-bosniaci che continuano a negare il genocidio, come la giustizia internazionale ha definito il peggior massacro in Europa dopo il secondo conflitto mondiale. Ratko Mladic e Radovan Karadzic, rispettivamente capomilitare e leader politico dei serbo-bosniaci, principali responsabili del massacro di Srebrenica e del lungo assedio di Sarajevo, sono stati condannati entrambi all’ergastolo dal Tribunale dell’Aja. La guerra di Bosnia del 1992-1995 provocò oltre 100mila morti e due milioni di profughi.