‘Non usare nomi o pronomi che siano legati al genere del soggetto’, ed ‘evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani’
“Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattata in maniera eguale”, senza riferimenti di “genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale”. Così – scrive Bruxelles nelle sue nuove linee guida – devono sparire ‘Miss o Mrs’ (signorine e signore) sostituite da un più generico ‘Ms’. Anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica: si dovrà dire, ad esempio, “le festività sono stressanti” e non più “il Natale è stressante”, si legge nel documento per una “corretta comunicazione” fornita dalla Commissione dal titolo ‘Union of Equality’.
Nel decalogo della commissione ci sono alcune raccomandazioni da usare sempre:
Nelle linee guida ci sono anche riferimenti a una “corretta” comunicazione in merito alle religioni. Ad esempio, nel testo si consiglia, in qualsiasi contenuto comunicativo, di “non usare nomi propri tipici di una specifica religione”. In merito alle festività, come detto all’inizio, la commissione chiede di “evitare di dare per scontato che tutti siano cristiani”.