Non sono bastate 5 ore di vertice a Palazzo Chigi per trovare un'intesa per completare la linea ferroviaria ad alta velocità. Probabile incontro Italia-Francia
Non sono bastate cinque ore di vertice a Palazzo Chigi. Sui bandi di concorso per completare la linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) permane infatti lo stallo tre le opposte posizioni della Lega di Matteo Salvini (favorevole) e il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio, contrario al completamento della linea. La prima parte del vertice, quella legata alla parte tecnica del dossier, è durata circa tre ore ed è terminata a mezzanotte. La riunione è poi continuata sulla parte politica dell'incarto.
Salvini e Di Maio hanno lasciato Palazzo Chigi scuri in volto: la crisi di governo viene evocata da entrambi i partiti, come esito estremo dell'irrigidirsi delle posizioni. Il premier Giuseppe Conte, che ha promesso una decisione entro venerdì, per ora non parla.
Il governo intende prendere tempo e chiedere un incontro bilaterale con la Francia per verificare i criteri di finanziamento dell'alta velocità sulla tratta Torino-Lione.
Lunedì 11 marzo il Cda di Telt (l'azienda di proprietà per metà dello Stato francese e per metà dalle Ferrovie dello Stato Italiane) sarà chiamato a dare il via libera ai bandi. In gioco, ricorda la commissione Ue, ci sono 800 milioni di euro che, in caso di mancato avvio delle gare, l'Italia potrebbe perdere.