Confine

Allarme da Legambiente, Ceresio a rischio

Per la ventilata dismissione del depuratore di Arcisate (Varese),

Ti-press
28 marzo 2021
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Grido d'allarme del Circolo Legambiente Valceresio sulle conseguenze che deriverebbero dalla ventilata ipotesi di dismettere il depuratore di Arcisate e far confluire le acque reflue dei sei comuni della Valceresio nell'impianto di Cuasso al Monte, che secondo gli ambientalisti "non è in grado di assorbire  gli oltre 2.000 mc/d del depuratore di Arcisate".

Non compromettere i risultati ottenuti

Per Legambiente "c’è il rischio che il passaggio possa compromettere i risultati ottenuti in questi anni nell’ambito della depurazione, che si sono tradotti in un miglioramento della qualità delle acque del lago Ceresio". Da qui una preoccupata lettera inviata ad Alfa srl, società pubblica che gestisce il Servizio idrico integrato della provincia di Varese e per conoscenza, oltre ai comuni della Valceresio (ci sono anche Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio), anche a Regione Lombardia e Consiglio di Stato del Canton Ticino. Legambiente, nella lettera, ricorda che "grazie agli interventi già effettuati localmente dai Comuni, la qualità delle acque negli ultimi anni è nettamente migliorata tanto da poterne finalmente dichiarare la balneabilità, elemento imprescindibile per sostenere la vocazione turistica presente sull’intero bacino italo-svizzero. Non dobbiamo invalidare il risultato ottenuto, ma eventualmente  migliorarlo, correggendo l’eccezione dei due punti tuttora inquinanti in territorio di Porto Ceresio: i torrenti  Vallone e Bolletta, quest’ultimo che raccoglie le emissioni dal depuratore di Valle di Cuasso al Monte".

 

La risposta di Alfa non si è fatta attendere. "In questa fase stiamo studiando la situazione perché la depurazione è l’ultimo anello di una catena più lunga – la risposta del presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli  -. Come per altre situazioni, anche i depuratori di Cuasso ed Arcisate saranno al centro di una valutazione che tenga conto di tutti gli aspetti legati al ciclo dell’acqua. E’ nostro interesse e interesse dei territori, che si trovino soluzioni ottimali, ed è chiaro che non è interesse di nessuno sovraccaricare il depuratore di Cuasso e rischiare di inquinare il Ceresio. Oltre a rischiare pesanti sanzioni per infrazioni alle normative europee in materia di inquinamento delle acque''.

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