Economia

Il dollaro vola in Argentina con un aumento del 9% in un mese

Preoccupazioni per il rialzo nonostante gli sforzi del governo e l'accordo con il FMI

31 luglio 2025
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Il dollaro statunitense torna a far parlare di sé in Argentina dopo l'ennesimo forte rialzo registrato nella seduta di oggi, con un record storico di 1.315 pesos sul mercato ufficiale.

Dall'inizio di luglio il biglietto verde registra un incremento del 9% mentre dall'inizio dell'anno il rialzo è addirittura del 27%. A preoccupare gli analisti e gli esperti è il fatto che tale incremento avviene nonostante gli annunci e gli sforzi del governo per portare la quotazione nel margine inferiore della fascia di fluttuazione concordata ad aprile con il Fondo monetario internazionale (Fmi) nel quadro di un programma di assistenza da 20 miliardi di dollari.

Tale fascia ha come margine minimo quello di 1000 pesos per dollaro e come massimo quello di 1400. Oltre questi valori, stabilisce l'accordo, la Banca Centrale - che nel frattempo è chiamata ad accumulare riserve - è autorizzata ad intervenire sul mercato dei cambi.

Ma nel contesto attuale la Banca già interviene pesantemente sui futures del dollaro mentre il Tesoro cerca di aspirare liquidità dal mercato attraverso emissioni a tassi sempre più alti (l'ultima tornata sono stati offerti bond con rendimenti del 67% annuale).

Tra le spiegazioni offerte dagli analisti per l'ultimo salto del dollaro è il fallito rollover del totale dei bond in scadenza ieri per 9 miliardi di dollari, con circa un 25% del totale finito oggi in circolazione sui mercati in cerca di dollari.