Gli azionisti rifiutano il dividendo in attesa di una revisione della politica, confermato il consiglio di amministrazione
L'assemblea generale di Alpiq ha respinto oggi il dividendo proposto, rifiutando di versare 162 milioni di franchi ai proprietari del gruppo energetico, nato nel 2009 dalla fusione fra Atel (Aare e Ticino SA di Elettricità) ed EOS (Energie Ouest Suisse). Gli azionisti hanno preso questa decisione "in considerazione dell'attuale revisione della politica dei dividendi", si legge in un comunicato stampa odierno.
Tutti gli altri punti all'ordine del giorno sono stati approvati. L'assemblea ha concesso il discarico del consiglio di amministrazione (cda) e della direzione. L'intero cda è stato rieletto per un ulteriore mandato di un anno, viene precisato da Alpiq, che ha tenuto la sua assemblea nella città giurassiana di St-Ursanne.
Tra gli azionisti di Alpiq figurano aziende energetiche della Svizzera tedesca e le Aziende Industriali di Lugano (AIL), nonché EOS Holding (di proprietà di Romande Energie), Groupe E, Città di Losanna, Services Industriels de Genève (SIG) e FMV (impresa con sede a Sion attiva nella produzione, nel trasporto e nel commercio di elettricità).