Economia

Crisi ucraina: conseguenze anche su aziende svizzere

Sono circa 130 quelle che stanno predisponendo piani di emergenza. Si tratta di ditte attive nel Paese dell’Est Europa

Durante le esercitazioni
(Keystone)
21 febbraio 2022
|

Se in Ucraina dovessero davvero parlare le armi, ci sarebbero dirette conseguenze anche su molte aziende svizzere attive nel Paese. Se ne contano circa 130 e stanno predisponendo piani di emergenza. Per quanto riguarda le ditte ticinesi si segnalano maggiori oneri assicurativi e finanziari.

Molte delle aziende svizzere preferiscono non esprimersi pubblicamente o sono riluttanti a farlo, rileva oggi l’agenzia Awp, che ha voluto tastare il polso della situazione. Interpellato, il produttore di vetro da imballaggio Vetropack, ha per esempio semplicemente risposto che la situazione attuale è “delicata”. L’azienda non ha voluto rivelare quanto l’impianto situato in Ucraina contribuisca al fatturato totale del gruppo e se ci sia un piano per sfollare i dipendenti.

Più disponibile si è mostrato il gruppo industriale Daetwyler, che gestisce un impianto a Malyn, a ovest della capitale Kiev. In caso di conflitto, “sono state prese tutte le misure necessarie”, ha sottolineato l’impresa. Lo stabilimento rappresenta comunque molto meno dell’1% delle vendite.

Diversa è la situazione per il gigante agrochimico basilese Syngenta, per il quale sia la Russia che l’Ucraina rappresentano mercati importanti. Un portavoce della società ha riferito che impiega attualmente 600 persone a tempo pieno in Ucraina. Molte di loro lavorano a Kiev.

Le attività dell’azienda si concentrano sulla vendita di semi agli agricoltori – in quello che ai tempi era stato definito il ‘granaio dell’Unione Sovietica’ –, ma offrono anche aiuto agli agricoltori. Syngenta sta monitorando da vicino la situazione e reagirà se necessario. La sicurezza dei dipendenti, dei partner e dei clienti deve essere garantita, è stato precisato.

Altro colosso basilese presente in loco è Novartis, con circa 500 dipendenti. Siamo in stretto contatto con loro, ha riferito un portavoce dell’azienda. Non solo sono state prese misure per proteggerli, ma i piani di continuità aziendale sono già pronti nel caso la situazione dovesse sfuggire di mano.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE