Culture

‘Tutti i colori del giallo’, vent'anni di misteri

Dal 12 al 15 marzo a Massagno la festa per il 20ennale, tra prime volte e ritorni. Nelle parole di Luca Crovi, direttore artistico, l'edizione alle porte

Prevendita aperta su www.tuttiicoloridelgiallo.ch
(Montriglia)
22 febbraio 2024
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Se la rassegna è al suo Ventesimo, la neosindaca di Massagno Simona Rusconi è alla sua prima conferenza di ‘Tutti i colori del giallo’ e ne ricorda il percorso, da Santo Piazzese, il primo ospite nell’Aula magna delle scuole, fino a Luca Crovi, al timone dal 2016, passando per l’ideatore Giovanni Bruschetti, per Fabrizio Quadranti e Gino Buscaglia. Crovi, direttore artistico, siede al fianco della sindaca; alle loro spalle un mastodontico ‘20’, l’edizione che prende il via il 12 marzo e che si chiuderà tre giorni dopo, una volta chiamati in causa alcuni autori già transitati da qui in veste di ospiti. “Tornano a distanza di anni, forti delle evoluzioni delle rispettive carriere”, dice Crovi, che in nome della t-shirt dei Queen indossata, specifica: “In alcuni casi, Massagno li ha visti debuttanti; oggi tornano come rockstar della letteratura noir”. Rockstar che incarnano le varie anime del festival – cinematografica, musicale, letteraria, grafica, culinaria e teatrale.

Buona fortuna Maestro

L’incontro di presentazione si apre, non per caso, con la carrellata fotografica curata da Olmo Cerri, un collage di ospiti, pubblico, amici e ‘parenti’ di ‘Tutti i colori del giallo’ di questi ultimi vent’anni (e tra gli ospiti, un Gianmaria Testa d’annata, a ricordarci che non tutti quelli delle foto ci sono ancora). Poi la parola passa a Crovi, che introduce l’evento del 12 marzo alle 18.30 al Lux, sede della mostra ‘Venti detective – Venti ricette per un delitto’ con i disegni di Angelo Montanari, illustratore e graphic designer in un tributo ai più famosi investigatori della letteratura, del cinema e della tv. I suoi ritratti svelano non solo i volti dei personaggi e dei relativi interpreti, ma anche abitudini e vizi culinari, e così Crovi ci ricorda che il tenente Kojak amava i lecca-lecca, Sherlock Holmes la colazione di tipo scozzese e che la merce di scambio tra la Rai e i diritti televisivi per Nero Wolfe (il cui cuoco personale, Fritz Brenner, è di origine svizzera) fu un piatto di spaghetti ben cucinato (spaghetti che sono anche il piatto preferito dalla Signora in giallo). Sempre il 12 marzo, ma alle 20, il Lux proietta ‘Killers of the Flower Moon’, film di Martin Scorsese che sarà reduce dalla notte degli Oscar del 10 marzo. “Speriamo di portare bene al film”, dice il direttore artistico di un’opera che riapre una delle ferite della storia americana, forte di ben dieci nomination. Il film sarà introdotto dal critico cinematografico e consulente del Locarno Film Festival, Manlio Gomarasca.

Indagini anche svizzere

Il 13 marzo torna Massimo Carlotto, il creatore dell’Alligatore, l’ex cantante di blues finito in carcere e che ha messo a frutto le sue conoscenze nel mondo della malavita per diventare investigatore. L’attore Gigio Alberti, già nel ‘Mediterraneo’ di Gabriele Salvatore (Oscar al miglior film straniero nel 1992), porterà l’Alligatore sul palco del Lux; dopo di lui salirà il cagliaritano Piergiorgio Pulixi, Premio Scerbanenco 2019. Il 14 marzo alle 18.30 arrivano Gianpaolo Simi – scrittore di gialli e sceneggiatore di fiction tv, tra gli autori pubblicati nella ‘Série Noire’ di Gallimard – e Ben Pastor – autrice di misteri storici con al centro l’investigatore tedesco Martin Bora. I due dialogheranno sul palco, intervistati dai giornalisti Moira Bubola e Teo Lorini.

Il festival si chiude il 15 marzo con due penne che raccontano misteri svizzeri: la ticinese Monica Piffaretti, giornalista e autrice della serie con Delia Fischer, e lo svizzero-tedesco Marcel Huwyler, il ‘papà’ della signora Morgenstern, pensionata che sotto l’apparente mitezza nasconde doti da killer, applicate alla caccia dei criminali impuniti. Se il 13 e 14 marzo ad animare gli inserti musicali saranno il trombettista Raffaele Kohler e il crooner Luciano Macchia, per la serata conclusiva la musica è tutta dei violinisti Natasha Korsakova, che al violino affianca anche la scrittura di noir, e Manrico Padovani.

Chiudiamo con la buona cucina, e con le tre cene a tema, ognuna ispirata a un detective della letteratura: Nero Wolfe (il 13 marzo, di Brenner si è detto), Sherlock Holmes (anche amante della cacciagione, il 14) e Hercule Poirot (devoto della cucina francese e belga, il 15). L’appuntamento, per la prima volta, è alla Palestra Nosedo. E con le prevendite già aperte, su Massagno scendono le prime ombre della sera...


Giampaolo Simi, il 14 marzo

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