Culture

'Babel/Babele', la torre al centro per la 16esima edizione

Dal 10 al 12 settembre torna il Festival di Letteratura a Traduzione di Bellinzona: il programma in sintesi

L'edizione 2021
21 luglio 2021
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Dal 10 al 12 settembre prenderà il via la 16esima edizione di Babel Festival di Letteratura a Traduzione di Bellinzona, denominato ‘Babel/Babele’ e dedicato alla moltiplicazione delle lingue e alla nascita della traduzione. A vent’anni esatti dall’11 settembre 2001, la rassegna sarà dedicata alla Torre di Babele, il mito che ci parla della perdita della lingua unica e della confusione di tutte le lingue. Di esse, ‘Babel/Babele’ ascolta la nascita le contaminazioni e la nascita della traduzione, in un programma che inizia venerdì 10 settembre nella corte del Convento di Monte Carasso con Renata Colorni, traduttrice dell’intera opera di Freud e direttrice dei Meridiani, e due concerti: gli strumenti tradizionali e i ritmi ipnotici e disco del percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi e le scintille elettroniche di Camilla Sparksss. La mattina di sabato 11 settembre, Rete Due trasmetterà live dal Teatro Sociale: ai microfoni di Moby Dick, le diaspore linguistiche di André Naffis-Sahely, Ribka Sibhatu e Maria Nadotti. Nel pomeriggio, tre dialoghi tra scrittori: Usama Al Shahmani e Yusuf Yeşilöz, Mathias Énard e Sinan Antoon, Kader Abdolah e Goffredo Fofi. La sera, la proiezione in anteprima svizzera di ‘Notturno’ di Gianfranco Rosi. Domenica 12 settembre, lettura elicoidale e plurilingue degli svizzeri cosmopoliti Elisa Shua Dusapin, Stella N’Djoku, Vanni Bianconi e Pascal Janovjak; la scrittrice siriana Dima Wannous con le sue traduttrici Elisabetta Bartuli e Cristina Dozio; i percorsi paralleli da e verso il Libano di Hoda Barakat e Charif Majdalani; gran finale affidato al filosofo, grecista e sinologo François Jullien.

Accanto ai workshop di traduzione, quest’anno Babel lancia un progetto di laboratori di scrittura intitolato ‘L’altra lingua’, rivolto alle comunità d'immigrati nelle varie aree linguistiche della Svizzera, tenuti da Usama Al Shahmani, André Naffis-Sahely e Ribka Sibhatu, essi stessi calatisi nel dover raccontare il proprio mondo in una lingua adottiva (programma completo e informazioni su www.babelfestival.com e relativi canali social).

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