Ticino

'Un piatto vegetariano/vegano garantito alle Medie'

Una mozione dei Verdi del Ticino chiede l'introduzione di nuovi criteri nelle mense scolastiche per ridurre l'impatto ambientale dell'alimentazione

I colori delle verdure fanno bene all'ambiente e alla salute (Ti-Press)
10 giugno 2020
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Alle mense di scuole medie bisogna assicurare che sia sempre garantita un’alternativa vegetariana/vegana al piatto principale. Inoltre si dovrebbe limitare l’offerta di carne e pesce a soli due giorni alla settimana e prevedere un giorno alla settimana con un menù privo di derivati animali. Sono queste le principali richieste contenute in un'articolata mozione dei Verdi del Ticino. "L’alimentazione è il settore dei consumi e della produzione con il maggiore impatto sull’ambiente in Svizzera – scrivono i Verdi –. In particolare, il settore della produzione di alimenti di origine animale è quello che comporta gli impatti ambientali maggiori, a causa degli elevati apporti di risorse ed energia necessari sia all’allevamento di bestiame che alla produzione di foraggio".

Stando ai dati riportati nella mozione, A livello globale la produzione animale è responsabile del 18% delle emissioni complessive di gas serra – una quantità superiore a quella dell’intero settore dei trasporti (13,5%)  e simile a quella dell’intero settore industriale e detiene il record per la maggiore impronta idrica (6). Inoltre, l’enorme fabbisogno di terreni da adibire a pascolo e alla coltivazione di mangimi, rende il settore della produzione animale un fattore chiave nell’eliminazione di intere foreste secolari tanto preziose sia per il loro alto contenuto di biodiversità che per la loro funzione di stock di carbonio.

Gli impatti legati all’alimentazione e il ruolo delle mense scolastiche

"Un’alimentazione equilibrata, basata su una maggiore quantità di alimenti locali e vegetali, provenienti da un’agricoltura adattata alle condizioni stagionali, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, può contribuire a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale delle nostre scelte alimentari", affermano i Verdi. Nell'atto parlamentare si fa inoltre riferimento alla questione degli sprechi. tutte queste premesse vengono messe in relazione al ruolo dello Stato in questa delicata questione. "L’Ente Pubblico gioca un ruolo chiave nella riduzione dell’impronta ambientale associata all’alimentazione. Esso può (e dovrebbe) supportare una produzione agricola locale e sostenibile, adoperarsi per fornire un’adeguata informazione alle cittadine e ai cittadini, attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi educativi, e infine dare il buon esempio offrendo, nei servizi di refezione statali, menù sani e a basso impatto ambientale", rilanciano i deputati ambientalisti. Per i Verdi, oltre alla valenza educativa data dalla regionalità e dalla stagionalità, sarebbe necessario "introdurre altri obiettivi di sostenibilità ecologica, come la diminuzione della presenza di prodotti animali, un maggior utilizzo di prodotti biologici e una maggiore rivalorizzazione degli avanzi, diminuendo in maniera significativa gli impatti della struttura di refezione ma anche delle singole e dei singoli utenti". 

Tutte le richieste della mozione

Ecco l'elenco completo delle richieste/proposte contenute nella mozione presentata oggi dai Verdi:

  • assicurare che in tutti i ristoranti scolastici di scuola media sia sempre garantita un’alternativa vegetariana/vegana al piatto principale (unico piatto servito secondo quanto descritto Direttive della refezione scolastica per i ristoranti scolastici degli istituti scolastici cantonali (DRR)).
  • limitare l’offerta di carne e pesce a soli due giorni alla settimana e prevedere un giorno alla settimana con un menù privo di derivati animali nelle mense cantonali di scuola media.
  • assicurare che in tutti i ristoranti scolastici delle scuole post-obbligatorie siano sempre garantiti in sufficienti quantità un piatto vegetariano (come già succede nella maggior parte dei casi) e uno senza derivati animali.
  • introdurre nei ristoranti scolastici delle scuole post-obbligatorie un giorno a settimana totalmente senza carne né pesce.
  • istituire un sistema di denominazione che permetta di evidenziare il menù più ecologico tra quelli offerti (eco-menù) secondo un calcolo che tenga conto degli impatti lungo tutto il ciclo di vita (metodo “analisi del ciclo di vita”, LCA).
  • integrare in maggior proporzione prodotti biologici locali nei menù delle mense scolastiche cantonali, agevolandone l’accessibilità anche tramite l’allocazione di più mezzi finanziari cantonali per il sovvenzionamento dei prodotti o dei pasti. È importante supportare gli agricoltori locali che si impegnano per un’agricoltura biologica.
  • istituire una campagna di sensibilizzazione nelle mense scolastiche delle scuole post-obbligatorie sulla provenienza, le condizioni di produzione e sull’impatto ambientale dei prodotti serviti, attraverso pannelli informativi.
  • prevedere nelle scuole medie momenti formativi obbligatori sull’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari da inserire in maniera trasversale nel programma di varie discipline che si prestano a discutere di tali temi (scienze, geografia, educazione alimentare...) ma anche in occasione di giornate progetto o attività interdisciplinari.
  • prevedere che gli avanzi giornalieri delle mense scolastiche cantonali vengano distribuiti sotto forma gratuita o a prezzo ridotto tra gli studenti e i funzionari a fine giornata, come già avviene in alcune realtà universitarie (Friborgo, Zurigo). In questo modo si andrebbero a diminuire gli sprechi distribuendo cibo edibile.
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