Ticino

Dopo il vento arriva il gelo

Le forti raffiche di oggi dovrebbero calare in serata, ma le prossime due notti anche in Ticino si prevedono gelate al suolo

Un albero caduto a Lugano (Rescue Media)
5 maggio 2019
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Caleranno in serata le forti raffiche che da questa notte hanno sferzato tutto il Ticino, provocando anche diversi danni. In giornata le folate di favonio, innescate dall'aria fredda di natura polare, hanno toccato in alcune regioni i 95 chilometri orari, con tutte le stazioni di misura di MeteoSvizzera che hanno fatto comunque registrare almeno 80 chilometri all'ora di punta massima.

L'aria fredda, nonostante si tratti di favonio, ha causato l'abbassamento repentino delle temperature, tanto da far prevedere il ritorno del gelo anche in pianura: «Nelle prossime due notti, in particolare tra lunedì e martedì, è previsto gelo al suolo – rileva Stefano Zanini, previsore di Meteosvizzera –. Stasera gelate saranno possibili nelle zone al riparo dal vento, domani in generale nelle zone pianeggianti». Un problema più che altro per le colture non adeguatamente riparate. Il fenomeno dovrebbe essere particolarmente presente nel Sottoceneri, dove è prevista un'allerta di livello 2 (gelata moderata al suolo, ovvero tra 0 e -4 gradi).

Quello di oggi è comunque un evento raro, aggiunge Zanini. «L'aria fredda a nord ha riportato condizioni invernali in montagna», mentre in piano – nonostante il favonio – l'aria è comunque fredda. Aria che è arrivata «diretta dal Polo nord, costeggiando la Scandinavia e passando sul Mare del Nord». L'eccezionalità della situazione è evidente soprattutto al nord, dove alcune città, come Berna e San Gallo, non vedevano così tanti centimetri di neve in questo periodo dall'inizio delle misurazioni.

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