Ticino

‘Difendiamo la contrattazione collettiva da chi l'attacca’

Affollato Congresso cantonale dell'Ocst stamane a Lugano. Xavier Daniel è il nuovo segretario cantonale del sindacato. Lungo applauso a Ricciardi

In sintesi:
  • Fonio: ‘A tinte fosche il futuro dei diritti dei lavoratori, dobbiamo unirci’
  • De Rosa: ‘Occorrono inclusione e solidarietà’
Xavier Daniel (in piedi) e Renato Ricciardi
(Ti-Press/Maria Linda Clericetti)
4 maggio 2024
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«Il confronto sociale e la contrattazione collettiva hanno plasmato la concezione del lavoro in Svizzera. Purtroppo vi sono schieramenti politici e una parte del settore economico che pare se ne siano dimenticati. Anzi, non perdono occasione per attaccare i contratti collettivi e denigrare le organizzazioni sindacali. Ebbene, l’Ocst dovrà continuare a farsi carico della difesa della contrattazione collettiva e avrà l’onere di riaffermare ad alta voce il suo ruolo di promotore storico del partenariato sociale». Trentasei anni, di Claro, master in diritto all’uni di Neuchâtel, dal 2014 alle dipendenze del sindacato di ispirazione cristiana, Xavier Daniel è il nuovo segretario cantonale dell'Organizzazione cristiano sociale ticinese. Lo ha eletto stamane, al Palacongressi di Lugano, un affollato Congresso cantonale.

Già vice segretario regionale, Daniel subentra a Renato Ricciardi. E sull’importanza della contrattazione collettiva insiste anche lui. «È uno strumento essenziale per il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’unico strumento – aggiunge Ricciardi – che mette sullo stesso piano datori di lavoro e lavoratori, che dà vita a una comunità contrattuale. Che permette di contrastare la povertà tramite un lavoro dignitoso». Già deputato al Gran Consiglio, soprattutto segretario cantonale dell’Ocst per otto anni: la voce di Ricciardi è spesso rotta dall’emozione. La sala gli tributa un lungo applauso.

Tra gli oratori c’è pure il consigliere nazionale del Centro, e sindacalista della Cristiano Sociale, Giorgio Fonio. Per il parlamentare federale, il futuro «dei diritti dei lavoratori e delle fasce più precarie della popolazione si prospetta a tinte fosche: i sindacati siano allora pronti con ogni mezzo a e respingere gli attacchi che il nostro sistema sociale, basato sulla solidarietà, subirà».

‘Mobbing e carichi di lavoro eccessivi’

Nella sua relazione Xavier Daniel tocca più aspetti, accennando così ad alcuni punti del Programma d’azione 2024-2028. Titolo del documento dell’Ocst: ‘Persone prima che risorse’. Documento poi approvato dal Congresso cantonale. «I costi legati alle malattie psichiche hanno superato quelli legati alle problematiche muscolo scheletriche – sottolinea il nuovo segretario cantonale –. Il mobbing, i carichi di lavoro eccessivi, le pressioni dei datori di lavoro dettate dalla mera produttività e le problematiche relazionali sono i principali elementi che generano disagio e provocano delle patologie che molto spesso costringono le lavoratrici e i lavoratori ad allontanarsi dal proprio posto di lavoro. Per di più queste patologie impongono troppo spesso l’esclusione dal mondo del lavoro, generando grande sofferenza e costi umani e sociali gravissimi». Per Daniel «curare non è la soluzione giusta e oggi manca la prevenzione». Secondo il segretario cantonale della Cristiano Sociale, «per prevenire occorre sviluppare una cultura aziendale improntata al dialogo, occorre formare e sensibilizzare i responsabili e il personale affinché sia possibile da un lato intrattenere delle relazioni professionali improntate al rispetto e dall’altro cogliere precocemente i segnali di disagio, intervenendo quindi prima che la situazione sfugga di mano e sfoci in malattie che richiedono molto tempo per essere curate e che lasciano cicatrici molto profonde». Pertanto, continua Daniel, «come sindacato dobbiamo esigere dalle aziende che si instauri una cultura della prevenzione e del rispetto sia delle regole di sicurezza che di comportamento. Dobbiamo esigere che le persone siano trattate come tali e non come merce che deve produrre fino all’esaurimento totale delle proprie risorse. Le lavoratrici e i lavoratori non sono dei prodotti usa e getta».

‘Giovani, formazione duale da adeguare al mondo che cambia’

E poi ci sono i giovani. Fra cui gli apprendisti. L’Ocst, indica Daniel, «dovrà adoperarsi affinché la formazione duale venga aggiornata al mondo che cambia, dovrà chiedere alle autorità cantonali di rivedere il sistema dell’orientamento professionale e dovrà intervenire nell’ambito delle contrattazioni collettive per consentire ai giovani formatisi in Ticino di godere di condizioni di concorrenza leale rispetto alla manodopera proveniente da oltre frontiera. Lavorando – prosegue il segretario cantonale – per migliorare i livelli salariali e pensando a politiche economiche e sociali maggiormente incentivanti, potremo contribuire a rendere maggiormente attrattiva la vita nel nostro cantone, riducendo così la piaga della fuga dei cervelli».

‘Ipct, un no alle misure di compensazione sarebbe un danno per lo Stato’

Fra gli ospiti del congresso, Christian Vitta. Il direttore del Dipartimento finanze ed economia richiama uno dei temi in votazione popolare il 9 giugno: le misure di compensazione per ridurre il più possibile l’impatto sulle rendite pensionistiche della diminuzione del tasso di conversione decisa dall’Istituto di previdenza del Canton Ticino. Diciassettemila gli assicurati attivi dell’Ipct tra dipendenti cantonali, comunali e di altri enti. Frutto delle trattative fra Consiglio di Stato e sindacati, le misure di compensazione sono state avallate dalla maggioranza del parlamento. «Ora dobbiamo trovare una maggioranza anche nel Paese a sostegno di queste misure – dice Vitta –. Perché non possiamo permetterci una riduzione delle rendite del quindici per cento: sarebbe – avverte il consigliere di Stato – un danno per il mercato del lavoro e per lo Stato, un datore di lavoro che deve rimanere attrattivo». E chi afferma, rincara il segretario della Vpod e neo municipale socialista di Lugano Raoul Ghisletta, che la modifica legislativa su cui i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi il mese prossimo è volta a salvaguardare dei privilegi, «mente sapendo di mentire». Se le misure di compensazione, mette in guardia il sindacalista ed ex granconsigliere, venissero respinte «sarebbe un terremoto nel settore pubblico, si scenderebbe quasi ai minimi di legge per quanto attiene alle pensioni di vecchiaia». Al Congresso dell’Ocst interviene anche il capo del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, che pone l’accento sulla conciliabilità tra famiglia e lavoro, sulla responsabilità sociale delle imprese. «Bisogna mantenere un forte legame sociale, occorrono inclusione, solidarietà e rispetto reciproco», rileva il consigliere di Stato centrista.

Presidenza: Gianluca D'Ettorre succede a Bruno Ongaro

Un nuovo segretario cantonale, ma anche un nuovo presidente per la Cristiano Sociale. È Gianluca D’Ettorre, alla testa dell’Ocst-docenti. Eletto per acclamazione dal Congresso, D’Ettorre succede a Bruno Ongaro. «Mentre le persone agiate migliorano le loro condizioni finanziarie, per il ceto medio è una decrescita continua, con grossi problemi, ai quali il sindacato e la politica dovranno far fronte», evidenzia Ongaro nella sua ultima relazione in veste di presidente. Ex commissario della Polcantonale, già sindaco di Vezia e già presidente degli agenti di polizia affiliati all’Ocst: Bruno Ongaro? «Un vero lavoratore per difendere i lavoratori», lo definisce D’Ettorre.

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