Mendrisiotto

Basso Mendrisiotto, anche Novazzano allo studio preliminare

Il Comune ha dato la sua adesione e messo nero su bianco alcuni punti. Tra questi la volontà di tenere aperta una porta anche verso Mendrisio

Una veduta su Novazzano
(archivio Ti-Press)
28 febbraio 2022
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Novazzano alla fine ha detto sì. Ci sarà anche il Comune guidato da Sergio Bernasconi nello studio preliminare d’opportunità su un’ipotesi aggregativa nel Basso Mendrisiotto. La decisione è stata formalizzata in una lettera inviata nel fine settimana al Municipio di Vacallo, Comune che prima delle festività natalizie aveva a sua volta inviato una missiva a tutti i Comuni del Distretto per sondare il loro interesse, e quindi la loro eventuale adesione, a questo studio. Ai blocchi di partenza si sono annunciati Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore, Vacallo e, come detto, Novazzano. Tutti gli altri Comuni del Distretto non hanno invece aderito all’iniziativa. Prima di chinarsi sul tema, Novazzano ha voluto archiviare il referendum per l’edificazione del complesso residenziale destinato agli anziani autosufficienti. «Non volevamo che, con una decisione o l’altra, vi fossero delle speculazioni di vario tipo», spiega raggiunto da ‘laRegione’ il sindaco Sergio Bernasconi.

‘Vogliamo avere tutti gli scenari’

Oltre alla conferma sulla sua partecipazione allo studio intermedio, nella sua comunicazione il Municipio di Novazzano ha voluto mettere nero su bianco alcuni punti. «Abbiamo dato il consenso – conferma il sindaco –, ma senza nessun impegno a continuare. Abbiamo inoltre chiesto di guardare e analizzare tutte le criticità e abbiamo pure deciso di tenere aperta la porta anche verso Mendrisio, visto che il sindaco ha dichiarato che entro fine anno sarebbero stati ricontattati i Comuni confinanti». Il messaggio è chiaro. «Non vogliamo restare incollati unicamente al Basso Mendrisiotto – aggiunge Bernasconi –. Infine non capiamo la fretta con cui si vuole procedere». Quella presa dall’esecutivo è stata «una decisione anche sofferta: c’è chi è convinto e chi lo è un po’ meno». A creare unione è stata in particolare «l’idea di avere la possibilità su Mendrisio». Considerata la sua posizione, Novazzano ha una caratteristica che lo differenzia dagli altri Comuni che hanno aderito allo studio. «Novazzano gravita su entrambi i poli: per questo non vogliamo essere vincolati – precisa ancora il sindaco –. Se un domani volessimo organizzare un sondaggio tra la nostra popolazione, è giusto poter fornire tutti gli scenari su cui potersi esprimere».

‘Comune unico come soluzione migliore’

Sergio Bernasconi non lo ha mai nascosto. «Per me il Comune unico resta la soluzione migliore. Non competeremo mai con Lugano, ma se si vuole arrivare ad avere un polo con una certa attrattività, con un Comune unico si riuscirebbe a rivendicare meglio i nostri diritti». Pensando alla situazione attuale, e in particolare alle discussioni in corso sulla terza corsia dinamica e sulla corsia dei Tir, «siamo anche un po’ abbandonati e non abbiamo un grande appoggio – conclude Sergio Bernasconi –. Dobbiamo combattere: non mi sembra ci si renda conto di quella che è la nostra realtà. Questo dà fastidio ed è un peccato perché siamo già in una situazione critica».

I prossimi passi

Nelle scorse settimane il Municipio di Vacallo ha già spiegato quelli che saranno i prossimi passi. Durante il primo incontro del 21 ottobre dell’anno scorso, alla presenza del capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, è stato sottolineato che tra i presenti non c’era alcun Comune nella necessità di aggregarsi per ragioni finanziarie o organizzative e che la discussione doveva essere impostata al fine di definire le opportunità di crescita. Della Santa, ricorda il Municipio di Vacallo in un comunicato, "ha accettato la sfida di effettuare una procedura differente dal solito, dichiarandosi pronto a creare uno strumento per mostrare cosa porterebbe il nuovo Comune". Con il beneplacito della direzione del Dipartimento delle istituzioni, nell’incontro del 2 dicembre scorso – presenti anche rappresentanti dei Comuni di Castel San Pietro e Coldrerio – il capo della Sel ha precisato le modalità per svolgere uno studio preliminare. "Al tavolo di lavoro, che dovrebbe impegnare i partecipanti per circa 3-4 mesi, saranno chiamati rappresentanti delle istituzioni e della società civile dei Comuni aderenti". Preso atto delle risposte ottenute dai Municipi interpellati, "Vacallo ha pertanto invitato la Sezione enti locali a proseguire con l’organizzazione dello studio".

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