Bellinzonese

Cadenazzo-Quartino: 'Non dimentichiamo pedoni e ciclisti'

Cleto Ferrari (Indipendente/Udc) interpella il Consiglio di Stato: 'Come intende migliorare la sicurezza?'

Cleto Ferrari (Ti-Press)
6 marzo 2019
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Cadenazzo e ciclisti, bionomio d'attualità. La notizia di ieri è che Rocco Cattaneo – imprenditore, politico e dal 2017 presidente dell'Unione europea (Uce) – finanzierà con un milione di franchi una struttura in stile skatepark per le evoluzioni freestyle delle bmx, che a Tokio 2020 entrerà nelle discipline olimpiche. Notizia di oggi – ma non troppo, il caso della semaforizzazione del tratto Cadenazzo-Quartino si trascina da tempo – è l'interpellanza di Cleto Ferrari (Indipendente/Udc) indirizzata al Consiglio di Stato relativa alla sicurezza di pedoni e ciclisti sul tratto in oggetto.

Ferrari rimarca i rischi di un intervento "volto a creare una fascia centrale multifunzionale poco utilizzata, che toglie totalmente lo spazio a pedoni e ciclisti e che non migliora nemmeno il calibro stradale ai veicoli, ma anzi lo restringe ulteriormente". Il calibro stradale, ovvero il numero di veicoli transitanti in un'ora "negli anni passato 2'500 v/h (2010) ai ca 1'800 v/h odierni". Quindi "è subito fatto capire – spiega Ferrari – come mai le colonne iniziano prima il mattino e finiscono più tardi la sera e come mai è aumentato il traffico sull’altra sponda".

Riportando "il recente incidente accaduto ad un ciclista a Contone, su di una stradina laterale", Ferrari riflette sugli interventi eseguiti dal Dipartimento del territorio dopo il 2016. "Si – afferma – i pedoni e i ciclisti non hanno più uno spazio su quella strada. Più volte mi è capitato di trovare pedoni su quella strada e ora si creano evidenti situazioni pericolose. Infatti la carreggiata per le auto in direzione Locarno non concede loro nessun spazio. Addirittura non vi è nemmeno la linea continua di delimitazione dell’asse stradale sulla destra per cui in teoria lo spazio per chi dovesse trovarsi a camminare sulla strada è solo e solo dei motorizzati. Al malcapitato pedone non rimane che arrangiarsi su di una scarpata in forte pendenza o affrontare le auto".

Lo spazio è ora "scomparso, inghiottito da una striscia rosa multifunzionale poco usata. Lo stesso è avvenuto in direzione di Bellinzona, avendo inserito la corsia bus che permette giusto giusto lo spazio per transitare ad un autopostale". Senza entrare ne merito degli interventi eseguiti ("per carità non sono uno specialista, mi permetto solo di affermare che si possono notare molte contraddizioni"), e rilevando come "il previsto intervento di semaforizzazione, fermo per referendum, sopprimerà tra l’altro per la lunghezza di quasi un altro chilometro lo spazio adibito a Pedoni e ciclisti a favore di una striscia multifunzionale usata pochissimo e il tutto senza aumentare il calibro stradale per i veicoli motorizzati ma anzi diminuirlo", Ferrari pone al Consiglio di Stato – "nell’imminente ripresa della bella stagione che favorisce la mobilità" – queste tre domande:

  • Come intende migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti dopo aver soppresso lo spazio a loro disposizione? Segnalo che ci troviamo su di una strada cantonale che attraversa un abitato e di regola negli abitati si dovrebbero assicurare almeno dei marciapiedi. Qui gli spazi sono tolti, soppressi e l’abitato c’è.
  • Spostare i ciclisti sulle stradine all’interno degli abitati crea pericoli, essendo le stradine strette e anch’esse trafficate. Che ruolo si vuole assicurare alla mobilità lenta nel contesto di mobilità generale? Non dovrebbe avere un ruolo anche la mobilità ciclabile utilitaria? Ma se nella regione più pianeggiante del Ticino inventiamo dei giri dell’oca per i ciclisti, non si ritiene di penalizzarla e di fare la solita comoda confusione tra percorsi utilitari e percorsi di svago?
  • Come mai nello scritto indirizzato alla Commissione della gestione in evasione di varie mozioni legate al progetto di semaforizzazione, vi opponete alla creazione del triangolone a senso unico a Quartino, dimostratosi nei fatti nel periodo di cantiere FFS, sull’arco di sei mesi, efficacissimo contro le colonne e utilizzate quale argomentazione per negarlo il fatto che si dovrebbero sopprimere ca 200 metri di percorso ciclabile (il che non è nemmeno corretto). Nel progetto di semaforizzaione il Dipartimento ne sopprimerebbe poi più di due km in zona abitata?
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