#gaia #wwf

Quelli che non dormono

Giraffe, elefanti e balene

Le meduse dormono? La risposta è controversa
28 maggio 2022
|

Alzi la mano a chi non piace dormire. Il sonno per noi esseri umani è essenziale. Senza il nostro cervello non potrebbe funzionare correttamente. Forse per questo ci sentiamo più vicini agli animali "dormiglioni", dei quali abbiamo già parlato in diverse occasioni. Koala, bradipi, ma anche i gatti, sono sempre ai primi posti di quest’ultima categoria. Ma questa volta vi parleremo invece degli animali che non dormono mai o pochissimo. E tra questi non troviamo solo pesci grandi e squali, che dovendo stare sempre in movimento per filtrare l’aria presente nell’acqua, i sonnellini non sanno nemmeno cosa siano. Ci sono anche diversi uccelli viaggiatori tra gli instancabili, che i riposini li fanno volando. Inoltre, troveremo anche qualche mammifero sulla lista, che per motivi di sicurezza non può mai abbassare la guardia e quindi più che una bella dormita, si fa una serie di sieste suddivise lungo tutta la giornata. In linea di massima, l’evoluzione ha deciso che per alcuni esseri viventi dormire sia essenziale, mentre per altre il sonno sia altrettanto importante ma privo di fasi di sonno profondo. E allora scopriamo chi nel mondo animale non ha tempo per riposare, ma soprattutto, non ne risente.

Le giraffe vigili

Chiunque abbia passato una notte in bianco (o semplicemente sia rimasto sveglio un po’ troppo a lungo) sa bene quanto sia importante dormire per poter dare il meglio di sé il giorno dopo. Ma in natura i modelli di sonno degli animali si sono evoluti in modo diverso. Anche i predatori più temuti non dormono come gli esseri umani: i leoni, che si trovano all’apice della catena alimentare in Africa, riposano fino a 20 ore al giorno, ma come i gatti sono pronti a scattare in azione molto più rapidamente al risveglio di noi. E poi ci sono le giraffe, che forse sono i più strani mammiferi per quanto riguarda il sonno. Da piccole, si sdraiano con le gambe infilate sotto il corpo (abbassarsi a terra è un processo serio) e appoggiano la testa... sul sedere. A quanto pare, è il loro miglior cuscino! Ma qui parliamo dei piccoli. La situazione cambia completamente per una giraffa adulta. Può dormire in questo modo occasionalmente, ma mai più di qualche minuto alla volta. La maggior parte delle volte si fanno dei pisolini in piedi che vanno dai due ai sette minuti. Complessivamente, secondo gli esperti, questo animale così particolare non dorme più di due ore, suddivise in tutta la giornata. Si trovano in una sorta di semi-sonno, con gli occhi socchiusi. Ma perché? Beh, un animale così grande, sdraiato in mezzo alla pianura, sarebbe un banchetto un po’ troppo invitante per i predatori. Da vigili, non sono così facili da acciuffare, visto che possono correre fino a 60 km/h. Inoltre, per le giraffe alzarsi in piedi è una procedura lunga e scomoda.

250 riposini

Questo animale ha un sonno molto particolare: dorme dalle 4 alle 5 ore al giorno (più di una giraffa, un cavallo o un elefante). Ma lo fa in un modo molto particolare: suddivide il suo sonno in 250 riposini da un minuto ciascuno. Parliamo della formica: un’incredibile lavoratrice. La regina, al contrario delle sue suddite, dorme nove ore al giorno. Questo spiegherebbe forse perché una regina può vivere diversi anni, mentre le formiche operaie muoiono dopo pochi mesi. Un altro animale che ha un sonno bizzarro è sicuramente la balena. L’animale più grande del mondo dorme solo a metà. Insomma, il suo cervello. La parte che ha il compito di rimanere sempre sveglia, infatti, garantisce la respirazione, ma reagisce soprattutto in caso di pericolo. Grazie a questa particolarità, la balena continua a muoversi e così mantiene costante la propria temperatura corporea. E, comunque, una balena non dorme più di mezz’ora al giorno che suddivide in tre o quattro riposini. Stessa cosa vale per i delfini. Se l’occhio sinistro è chiuso, allora è quella metà del cervello che riposa. Se invece è quello destro, a sonnecchiare sarà l’altra. Inoltre, rimangono a galla e sono immobili. Dormono comunque le loro otto ore, divise in quattro ore di sonno. Elefanti, pecore, cavalli, vacche e asini: anche loro sono tra gli animali che dormono meno. Pecore e vacche (quattro ore a testa) semplicemente non hanno tempo per dormire così tanto, devono brucare. Cavalli e asini (tre ore a testa) dividono il sonno in riposini da quindici minuti e lo fanno in piedi, grazie ad un sistema chiamato "dispositivo di supporto alternativo". Come faccia l’elefante a dormire solo tra le due e le quattro ore al giorno rimane un mistero. Eppure, è così. Probabilmente, avendo bisogno di mangiare fino a 200 chili di cibo al giorno, non ha molto tempo per assaporare anche una siesta.

Uccelli e meduse

C’è chi è attivo di giorno e chi di notte. Un po’ come noi umani. C’è chi ha un nido, chi dorme in stormi e poi c’è chi non si capisce come faccia a dormire, visto che passa giorni o persino settimane a volare: parliamo del sonno degli uccelli. Per gli studiosi di ornitologia, questi volatili hanno rappresentato per molto tempo un punto di domanda. Ma qualche anno fa, un gruppo di studiosi ha scoperto e provato che gli uccelli possono dormire anche in volo. I meccanismi sarebbero simili a quello delle balene: mettere a riposo solo metà dell’emisfero. Rondoni, uccelli canori, piovanelli e uccelli marini volano per mesi attorno al globo. Nelle anatre si è scoperto che, come i delfini, mantengono una metà dell’emisfero attivo e l’occhio corrispondente rimane aperto. Poi c’è il piro-piro pettorale che per giorni o settimane non chiude occhio, visto che è occupato nelle sue performance di competizione per le femmine. Qui chi dorme non trova la compagna. Inoltre, uno studio sulle fregate maggiori ha evidenziato che durante i periodi di volo (10 giorni), gli uccelli dormivano non più di 42 minuti al giorno (in volo e con un emisfero a riposo), mentre quando sono a terra, dormono fino a 12 ore. E poi c’è chi fino a poco tempo fa, sosteneva che le meduse non dormissero mai, visto che serve un cervello per poterlo fare e loro ne sono sprovviste. Eppure, uno studio recente dimostrerebbe che anche le meduse entrerebbero in uno stato di riposo durante la notte. Viene definito uno stato di quiescenza, anche se per molti ricercatori non potrebbe essere comparato al sonno degli esseri più complessi.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE