Svizzera

Iniziativa pro nucleare ‘Stop al Blackout’ formalmente riuscita

Il testo chiede che sia ammissibile ogni tipo di produzione di elettricità rispettoso del clima, di fatto la fine del divieto di nuove centrali atomiche

In sintesi:
  • Le centrali nucleari non sono esplicitamente menzionate nel testo
  • Delle 126'707 firme depositate il 16 febbraio scorso, 125'830 sono valide.
La consegna delle firme
(Keystone)
19 marzo 2024
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È formalmente riuscita l'iniziativa popolare "Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)", che chiede di rivedere il divieto di costruire nuove centrali atomiche in Svizzera. Lo rende noto oggi la Cancelleria federale, precisando che delle 126'707 firme depositate il 16 febbraio scorso, 125'830 sono valide.

Il testo precisa che "sono ammissibili tutti i tipi di produzione di energia elettrica rispettosi del clima" e non menziona esplicitamente le centrali nucleari.

I promotori chiedono un "approvvigionamento elettrico sicuro e neutrale dal punto di vista climatico, essenziale per la società e l'economia". Concretamente, deve essere garantito in ogni momento, grazie a chiare responsabilità assegnate dalla Confederazione.

Stando al comitato, gli ultimi inverni hanno dimostrato che la Svizzera non produce abbastanza elettricità e che dipende da fornitori stranieri. Alla luce dell'attuale situazione geopolitica in Europa, la Svizzera deve produrre autonomamente elettricità rispettosa del clima. Affidarsi esclusivamente alle importazioni è pericoloso.

L'iniziativa è stata lanciata dal Club Energia Svizzera, un'alleanza di ambienti "borghesi". Nel comitato siedono rappresentanti dell'UDC, del PLR e del Centro, come anche diverse associazioni economiche.

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