Per l'organizzazione ambientalista i vantaggi per la transizione energetica hanno superato gli svantaggi in termini di conservazione della natura
L'organizzazione ambientalista Pro Natura raccomanda di votare ‘sì’ alla Legge federale del 29 settembre 2023 su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili che sarà sottoposta agli elettori prossimo il 9 giugno. Lo hanno deciso oggi il Consiglio dei delegati dell'associazione, riunito oggi a Basilea.
In un comunicato stampa, Pro Natura sottolinea che i progressi significativi e urgentemente necessari nell'espansione delle energie rinnovabili, che sarebbero stati resi possibili dalla legge, hanno fatto pendere la bilancia a favore del sì. In definitiva, i vantaggi per la transizione energetica hanno superato gli svantaggi in termini di conservazione della natura.
Questi svantaggi, ovvero gli effetti potenzialmente negativi della legge sulla natura e sul paesaggio, non possono essere scartati a priori e sono stati discussi in dettaglio sabato.
La Legge in questione prevede misure per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, con l'obiettivo di promuovere una più rapida espansione delle energie rinnovabili per raggiungere gli obiettivi climatici.
Contro la legge una piccola alleanza ha lanciato un referendum, ad essa si sono poi uniti la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio e la Fondazione Franz Weber (FFW).
I promotori del referendum criticano il fatto che la legge sia stata approvata in fretta e furia, spingendosi troppo in là. Secondo loro non ha infatti senso disboscare le foreste per le turbine eoliche, deturpare i paesaggi alpini con i pannelli solari e allagare i biotopi per l'energia idroelettrica in nome del clima.